Cie e Spid: ecco come attivare e utilizzare la carta d’identità elettronica per accedere ai servizi della Pa

Bellissimo Spidora puoi accedere ai servizi online da Pubblica amministrazione anche con la carta d’identità elettronica (CIE). Ministero dell’Interno, adottata sulla base della decisione dell’8 settembre 2022 denominata “Come utilizzare la carta d’identità elettronica” innescare una serie nuove caratteristiche per uso Carta d’identità elettronica. Da questa settimana sarà infatti possibile accedere ai siti della PA con la CIE senza la necessità del sistema pubblico di identità digitale (SPID) che rimarrà in vigore per i prossimi due anni. Questa procedura è conforme al Regolamento Europeo (UE) n. 910/2014 (denominato “eIDAS”).

Per utilizzando la CIE con le nuove funzionalità nessun problema attivare dagli utenti. Prima di mostrare la procedura, chiariamo perché prima non poteva essere utilizzata e cosa è cambiato ora.

Tre livelli di sicurezza e cosa cambia nella CIE

QUELLO procedure di sicurezza si basa su tre elementi:

  • conoscenza (qualcosa che solo tu conosci, come una password o un PIN)
  • proprietà (qualcosa che possiede solo l’utente, come un token/stick o uno smartphone)
  • inerente (qualcosa che caratterizza l’utente, come le impronte digitali o il riconoscimento facciale)

Questi elementi (o identificatori di autenticazione) devono essere presenti indipendenti l’uno dall’altroin modo che qualsiasi violazione dell’uno non comprometta l’affidabilità dell’altro.
QUELLO identità digitale pubblica su cui si basano tre livelli di sicurezza. Ad ogni livello corrisponde un livello di sicurezza più elevato e un rischio ridotto a seconda dei dati che devono essere trattati.

Le novità introdotte dal ministero ci sono abilitare le credenziali di livello 1 e 2 identità digitale relativo al CIE. Primo questa espansione con il CIE è previsto solo il livello 3 vale a dire quelli basati sull’uso del materiale CIE (proprietà) e su fattori inerenti.

Ma esattamente di cosa parliamo con i tre livelli di identità digitale? Là primo livello viene erogato in modalità a fattore singolo e vi si accede solo con nome utente e password (cosa che conosco): questo accesso solitamente ci permette di accedere a dati non sensibili. In secondo livello maggiore sicurezza ed è diventata l’autenticazione a due fattori (qualcosa che ho). Per accedere al servizio avremo bisogno di un codice di primo livello (nome e password) e di un codice OTP (One Time Password) temporaneo che riceveremo via SMS ad un numero telefonico precedentemente certificato. È anche possibile utilizzare un’app al posto di un messaggio per confermare l’identità. QUELLO terzo livello, che è associato all’accesso a dati sensibili ad alto rischio, ha un ulteriore livello di sicurezza (qualcosa che mi caratterizza e che solo io ho). A questo livello di protezione si aggiunge la crittografia, ovvero un modo per rendere i messaggi incomprensibili alle persone non autorizzate a leggerli.

Finora i KTP elettronici possono essere utilizzati solo al livello tre. Ma anche se Spid ha una chiave di crittografia digitale, Spid CIE avere dentro a chip integrato che lo avvicina agli smartphone, conApplicazione pubblica CiedID, permettendoti di essere riconosciuto. Tuttavia, può essere utilizzato solo se è presente un telefono cellulare Tecnologia NFC (Near Field Communication) e talvolta è problematico e instabile anche con quello. Nasce quindi l’idea di ripensare la funzione della carta d’identità includendo anche i primi due livelli.

Vediamo ora come abilitare la nuova funzionalità.

Primo passo: inserisci i dati

La procedura è semplice. Per Prima cosa Dobbiamo vai al sito cartaidentita.interno.gov.it. Se non hai mai utilizzato un KTP online prima (livello tre), ti consigliamo di utilizzare la nostra opzione di abilitazione inserire il codice fiscaleQUELLO numero di serie della carta (situato in alto a destra sul fronte della carta) e controlla captcha. Altrimenti è sufficiente effettuare il login cliccando il pulsante “Accedi con CIE”.

Poi siamo dovuti entrare Codice PUK. Questo codice e anche quello PINO, ci viene fornito in due fasi durante il processo di rilascio della carta d’identità. Il primo metà del codice in esso contenuto ricevuta cartacea forniti dal trasportatore al termine della richiesta di svincolo da parte della Società. Là secondo roundpiuttosto viene dato ai cittadini con lettera di presentazione presente nella busta in cui è stata ricevuta la carta. Combina le due parti e otterrai una raccolta di codici Puk e Pin. Se si perde il codice PUK è possibile raccogliere dal governo della città o daApplicazione CieID, ma sempre grazie all’utilizzo della tecnologia NFC. I pin possono anche essere ritirati presso l’Amministrazione Comunale o in alternativa da Puk tramite l’applicazione CieID.

Secondo passaggio: abilitare l’autenticazione di secondo livello

Dopo aver inserito il primo identificatore, si procede alla procedura di selezione della modalità abilitare l’autenticazione di secondo livello. Dobbiamo andare prima controlla il numero di cellulare e l’e-mail consegnato al Comune al momento del rilascio della Carta. Fatto ciò possiamo scegliere il metodo ricevere un codice temporaneo: di sms o da scansiona il codice QR AttraversoApplicazione CieID. La scelta potrà essere modificata anche successivamente nell’area personale del sito www.cartaidentita.interno.gov.it.

Una volta completata questa procedura attiveremo i primi due livelli che ti permetteranno di accedere al sito della Pubblica Amministrazione. Ma fa attenzione non tutti i siti consentono l’accesso con i primi due livelli; molti richiedono ancora un accesso di livello tre che dovrebbe essere riservato solo ai servizi contenenti dati più importanti e sensibili.

Attiva anche il livello 3

se vuoi attiva anche il livello 3 Devi avere un po’ di pazienza. Se lavori da un computer, dovresti usare a Lettore RF ed esso Software CIE che consente la lettura delle carte d’identità elettroniche. Se invece la procedura viene effettuata tramite smartphone, è necessario assicurarsi che il dispositivo disponga della tecnologia NFC. Se disponi della tecnologia giusta, dovresti usarla con l’app CieID. Quando avrai bisogno di autenticare la tua carta, ti verrà chiesto di farlo metti il ​​telefono su CIE e utilizzare le ultime 4 cifre del codice PIN. È qui che bisogna avere pazienza perché a volte il sistema di lettura non viene riconosciuto (anche sugli smartphone di ultima generazione) dando luogo all’errore “Hai rimosso la carta troppo presto”.

Una volta completato il processo, puoi farlo anche tu scegli una password univoca da utilizzare per accedere ai servizi online mentre possiamo sceglierecognome inserisci codice fiscale, numero di serie CIE o indirizzo email verificato.

La fine dello Spid?

Ad oggi sono oltre 34 milioni gli italiani che hanno attivato SPID e quasi 35 milioni hanno la carta d’identità elettronica. Con la semplificazione di questo strumento sembra emergere l’intenzione del governo di uniformare e far convergere i due strumenti identità digitale unica. Inoltre, il livello di sicurezza offerto da CIE è in linea con standard richiesti dall’Unione Europea. Questa decisione dimostra l’intenzione del governo di farlo velocizzare la e-card. Ma lui SPID non morirà e continuerà a vivere, almeno per un certo periodo di tempo altri due anni. Il 23 aprile, infatti, i servizi offerti dai fornitori di servizi sarebbero dovuti terminare ma il governo ha deciso di rispondere alla richiesta stanziati 40 milioni di euro fondi e proroga convenzione.

Ma ora quale sistema utilizzare? Scelta dipende dal cittadino, almeno finché entrambi non saranno attivi. Se non hai un’identità digitale attiva ti consigliamo di scegliere CIE, mentre chi ha già uno Spid attivo può continuare a utilizzare questo servizio.

Quello che è certo è che prima di completare la transizione verso un’identità digitale unica, bisogna prima fine QUELLO aspettando a lungo chi era lì a chiedereProblemi CIE. Averlo è quasi un miraggio con tempi di attesa per appuntamento che superano i 4 mesi, soprattutto nelle grandi città.

Chi può richiedere la carta d’identità elettronica

CIE si tratta di un documento di identità del cittadino italiano rilasciato dal Ministero degli Interni e prodotto dal Poligrafico che sostituisce le vecchie carte d’identità cartacee. La Società, oltre ad assicurare l’identità del titolare, è dotata anche di a Componenti elettronici che rappresenta l’identità digitale del cittadino. Possono anche utilizzato tramite l’applicazione CieSign come strumento per firma elettronica avanzata (FEA) consente ai cittadini di firmare facilmente i documenti elettronici. È possibile richiedere il rilascio della carta d’identità elettronica al comune di residenza o domicilio oppure, nel caso di cittadini italiani residenti all’estero, al consolato competente. Là validità della carta varia a seconda dell’età del titolare al momento della richiesta del documento. QUELLO costi fissi per le liberazioni è 16,79 euro.

Fedele Golino

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