PRE-DAPPIO: A cento anni dalla sua ascesa al potere, il culto di Benito Mussolini rimane intatto nella tranquilla cittadina di Predappio dove nacque e fu sepolto.
La sua tomba nella cripta della cappella di famiglia che sovrasta il cimitero attira ogni anno decine di migliaia di visitatori.
Tanti i nostalgici, ma anche i curiosi, che si alternano al capezzale delle spoglie del “Duce” la cui eredità continua a pesare sul partito post-fascista Fratelli d’Italia (FDI), che guida i sondaggi per il 25 settembre. elezione legislativa.
In una cripta decorata con busti in marmo bianco di Mussolini, un libro degli ospiti posto davanti a un sarcofago in pietra ricoperto da una bandiera italiana si riempie di messaggi d’affetto: “Non ti dimenticherò mai”, “Noi rinasceremo” o ” Torna indietro!”.
Profondamente commosso, un giovane visitatore, con la testa rasata e la camicia kaki, ha toccato con una mano la lapide prima di rendere omaggio, con la mano tesa, all’uomo descritto su una delle stelle filanti come il “padre della patria”. .
Altri, giunti a Predappio (nord Italia) con le loro famiglie, danno uno sguardo più sfumato al passato del figlio del paese salito al potere dopo la marcia su Roma nell’ottobre 1922, prima di instaurare una dittatura nel 1925 che durò fino al 1943 .
“Mussolini è stato un grande statista. Ha promosso i diritti del lavoro e la protezione sociale. Ma ha commesso l’errore di allearsi con Hitler e di varare vergognose leggi razziali”, ha detto Fabiana di Carlo, funzionaria romana di 42 anni, accompagnata da sua figlia. .
Questa visione è condivisa da molti italiani: per loro c’è il prima e il dopo il patto di Mussolini con i nazisti e l’entrata dell’Italia nella seconda guerra mondiale.
Per il 66% dei giovani tra i 16 e i 25 anni un regime fascista è “una dittatura che andrebbe parzialmente condannata, ma che porta anche dei benefici”, secondo un sondaggio Ipsos pubblicato nel 2021.
Quanto alle elezioni, Fabiana ha fatto la sua scelta: voterà per Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, che considera “intelligente e competente” e che vuole diventare “la prima donna capo del governo”.
“L’Italia all’Italia»
Nata nel 2012 dalle ceneri del Movimento Sociale Italiano (MSI) fondato da ex seguaci di Mussolini, Fratelli d’Italia ha utilizzato il suo emblema, la fiamma tricolore. Un simbolo a cui Giorgia Meloni non vuole rinunciare anche se ha preso le distanze dalla “nostalgia del fascismo” che “non ha posto” nel suo partito.
La prospettiva che salga al potere fa paura in Europa. Dobbiamo quindi aspettarci un ritorno al fascismo in Italia?
“Non credo ci sia il rischio di un ritorno al fascismo storico, ma c’è la possibilità che ci sia un giro di vite autoritario e restrizione delle libertà”, ha commentato Gianfranco Miro Gori, dirigente locale dell’Associazione Italiani partiti nazionali partigiani.
Mussolini, la cui tomba riceve più di 70.000 visitatori all’anno, ha sempre suscitato interesse. Vantaggi per il commercio a Predappio, dove è ben radicato il negozio di regali fascisti.
Braccialetti “anticomunisti”, svastiche o croci celtiche, bottiglie di vino “Duce”, manifesti “L’Italia per gli italiani”, “Manuale fascista”… Ai fan di Mussolini c’era solo l’imbarazzo della scelta.
Ne sono usciti due quarantenni imprenditori milanesi, Giovanna e Alessandro, il calendario di Mussolini sotto le mani: “Auguriamo a Giorgia Meloni la vittoria alle elezioni, farà rispettare le regole, la sicurezza”.
Il mondo del fascismo
Non lontano dalla casa natale di Mussolini, dove il padre possedeva una bottega da fabbro, una mostra dedicata alla marcia su Roma immerge i visitatori nell’oscuro mondo del fascismo.
Manichini in divisa dell’epoca a grandezza naturale, spade e pistole, fotografie ingiallite, teschi e ossa incrociate con elmi: 170 pezzi presi in prestito da collezionisti privati raccontano la ribellione del popolo vestito di nero, senza dimenticare i suoi stretti legami con la Chiesa cattolica e gli industriali .
“Si tratta di una mostra culturale che, in modo oggettivo e documentato, offre una riflessione su cosa sia stata la Marcia su Roma. Non c’è apologia del fascismo”, assicura uno dei due curatori, lo storico Franco d’Emilio.
L’obiettivo era “far conoscere Predappio come la capitale storica del fascismo in Italia e nel mondo”, ha detto l’avvocato Francesco Minutillo, ex dirigente di Fratelli d’Italia.
Tra i visitatori, Ivano, 39 anni, vignaiolo cuneese (nord-ovest) e ammiratore di Mussolini che si definisce “appassionato di storia”: secondo lui “l’Europa non ha motivo di temere Giorgia Meloni, non è una fascista , ma atlantista e anti-Putin”.
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