21:55 | 22.11.2022
Fonte: Gazeta Express
Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, arrivato oggi a Pristina, conta di invitare a Roma i leader dei Balcani. Ha detto che non voleva che accadesse un’altra guerra.
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Il vice primo ministro italiano vive in Kosovo. Durante la conferenza stampa si è soffermato sui rapporti con la Serbia, dicendo che non vogliono la guerra.
“Non vogliamo che la guerra si ripeta”. Ho fatto lo stesso discorso in Serbia… Ci impegniamo a garantire la pace. Lavoriamo insieme. L’ho detto anche in Serbia”, ha detto.
Ha anche affermato che la risoluzione delle questioni tra Belgrado e Pristina dovrebbe essere sotto gli auspici dell’Unione europea, affermando di essere ottimista sul fatto che entrambe le parti siano pronte al dialogo.
Ha anche affermato di aver apprezzato il ritardo di due giorni da parte del governo Kurti in merito alle multe per i proprietari di targa serbi.
“Apprezzo la decisione del Kosovo di sospendere la pena per 48 ore, è un segnale di disponibilità. Questa mattina ho sentito della disponibilità anche dalla Serbia. Sosteniamo questa disponibilità. Entrambe le parti hanno mostrato prontezza. Sospendendo la pena, il Kosovo ha dimostrato che non chiuderà il dialogo. Questo mi ha dato speranza e siamo venuti a trovare una soluzione. Siamo imparziali. Siamo nel mezzo, dobbiamo stare nel mezzo per trovare soluzioni ai problemi”, ha detto Tajani.
Ha poi precisato che hanno in programma di tenere a Roma un incontro che sarà dedicato ai Balcani.
“Stiamo pensando di fare un evento a Roma che sarà dedicato ai Balcani, dove inviteremo i rappresentanti dei Balcani a dare un buon risultato”. Sono ottimista e lo sarò. Questo è un ottimo segnale che l’Italia sta sistemando le cose. Siamo disponibili affinché Kosovo e Serbia facciano di tutto per risolvere il problema. Siamo pronti e disponibili a rafforzare la costruzione di relazioni economiche concrete”, ha affermato.
Contatti radio più: Tajani è stato a Pristina con il Ministro degli Affari Esteri, Guido Crozet, dove ha incontrato i vertici del Kosovo, e successivamente hanno visitato Belgrado, dove hanno incontrato i leader del Paese, tra cui il Presidente serbo Aleksandar Vučić, da cui hanno inviato messaggi sull’importanza di mantenere la pace.
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