Il ministro ad interim degli Affari Esteri, dell’Unione Europea e della Cooperazione, José Manuel Albares, ha giustificato la politica migratoria portata avanti dal Governo e consente di ridurre gli arrivi irregolari e l’ha paragonata a “politiche populiste” che, secondo lui, “è uno scherzo.”
Albares ha parlato altrettanto quando gli è stato chiesto delle immagini dell’arrivo di migliaia di immigrati nell’isola italiana di Lampedusa in un’intervista a La Sexta, raccolta da Europa Press.
Pertanto, ha sottolineato che “attualmente, quando vediamo un aumento di oltre il 350% nell’afflusso di migranti irregolari attraverso l’Italia, un aumento di quasi il 100% attraverso la Grecia, si registra un forte calo nell’afflusso di migranti irregolari in Spagna”.
“Ciò dimostra che la Spagna, che conosce molto bene il fenomeno” come Paese di migranti, “ha una formula” che prevede “un dialogo al massimo livello con i Paesi di origine e di transito dei movimenti migratori irregolari” così come un “implacabile” dialogo la lotta alle mafie che trafficano persone e “allo stesso tempo impegnata a favorire lo sviluppo di questi Paesi per creare posti di lavoro”.
Secondo Albares, il Governo ha dimostrato che “siamo efficaci” nell’affrontare questo fenomeno e allo stesso tempo ha anche dimostrato che “le soluzioni populiste per fermare l’immigrazione sono solo uno scherzo”.
“Quando un fenomeno è temporaneo c’è una soluzione e quando un fenomeno è strutturale”, e la migrazione secondo lui è temporanea, allora viene gestita “come fa il governo spagnolo in modo molto efficace e umano”.
Secondo gli ultimi dati del Ministero dell’Interno italiano, il Paese ha accolto quest’anno quasi 133.000 migranti, rispetto ai 69.500 del 2022 e ai 43.750 del 2021. Per quanto riguarda la Grecia, il Paese ha registrato 25.000 arrivi, di cui 21.000 via mare, secondo i dati dell’UNHCR. Nel 2022 il totale sarà di circa 18.000.
Intanto in Spagna, secondo gli ultimi dati pubblicati dal Viminale fino a metà settembre, si sono registrati 25.300 arrivi irregolari, il 17,9% in più rispetto allo stesso periodo del 2022. Nello specifico degli arrivi via mare, circa 24.400, l’aumento era del 25%.
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