Il ministro degli Esteri vede “molto difficile” per il governo italiano andare avanti
L’instabilità politica che ne risulta non ha ripercussioni solo all’interno. Indebolisce anche la posizione internazionale dell’Italia in un momento di grande tensione per l’invasione dell’Ucraina voluta da Vladimir Putin, che ha incontrato il suo fedele detrattore nella figura di Mario Draghi. Luigi di Maio, ministro degli Esteri, ha pubblicamente riconosciuto questo venerdì quando ha confessato che il suo “cuore ha pianto” quando ha visto come ha celebrato “l’indebolimento di una delle democrazie più potenti del mondo, l’Italia”, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo , Dmitrij Medvedev.
Di Maio ha assicurato che “a Mosca si sta brindando” alla crisi dell’Esecutivo di Roma e ha ritenuto “molto difficile” che il Gabinetto guidato da Draghi possa continuare nell’ultimo anno e mezzo. “L’Italia corre il rischio di rimanere senza un governo e terrà elezioni anticipate”, ha detto il capo della diplomazia italiana. Per la Nato e il fronte occidentale che sostiene l’Ucraina, la possibile partenza di Draghi non è una buona notizia.
Questa crisi politica lo ha indebolito e ha messo in dubbio il mantenimento degli aiuti militari italiani a Kiev, fortemente criticato dal leader del Movimento 5 Stelle (M5E), Giuseppe Conte, che ha chiesto a Draghi una posizione più neutrale. Le preoccupazioni europee per quanto sta accadendo a Roma sono espresse con chiarezza da Manfred Weber, presidente del Gruppo del Partito popolare europeo al Parlamento europeo: «L’Europa ha bisogno di un governo stabile a Roma. Gli estremisti del M5E hanno preso decisioni irresponsabili e incomprensibili.
“Lettore certificato. Zombie geek. Avido esperto di alcol. Tipico fanatico del cibo. Praticante di viaggio.”