12 giugno e 9 ottobre. Tra queste due date ci sono solo 119 giorni, o quello che è lo stesso, qualcosa di meno di quattro mesi. Questo è il tempo che è passato in mezzo due interventi di Giorgia Meloni, dalla festa dei Fratelli d’Italia, al Vox show. Tuttavia, il breve periodo che è servito per il palcoscenico perfetto vero cambiamento nel discorso del leader estrema destra.
Ed è dentro quattro mesi la politica è il mondo. Tanto che le circostanze possono cambiare radicalmente. A giugno, l’Andalusia ha tenuto le elezioni regionali e Roman sembrava vestire Macarena Olona.
Quindi, la formazione va a gonfie vele, ma la sua presenza al Parlamento italiano ancora esigua (32 seggi e solo il 4,3% dei voti alle precedenti elezioni), ovvero un’alternativa in più, ma non la principale (sempre dietro Salvini e Berlusconi), al Governo Mario Draghi.
In meno di 100 giorni, la situazione è molto diversa. I dirigenti italiani restano senza supporto e cadono, elezioni generali tenute e Giorgia Meloni ha vinto con il 26% dei voti, aggiungendo 119 seggi. Allo stesso tempo, Olona lascia Vox e ora di fronte alla formazione. Detto questo, quattro mesi è il mondo.
La verità è che il contesto attuale per gli italiani è molto diverso. A giugno si presenta come flagello del potere e sto cercando di convincere le persone che sono molto stufe della politica italiana. Ma ora il suo aspetto è simile Il futuro Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana. Una posizione che costringe il discorso a modulare ea diventare più contenuto. E la differenza è grande, non solo nel tono, ma anche nel messaggio.
A Marbella, la politica esprimersi in modo molto appassionato, chiarire il loro modo di pensare. Accusa l’aborto, la comunità LGBTI, l’immigrazione, la grande finanza internazionale o la burocrazia di Bruxelles.
“No alla lobby LGBT, sì all’identità sessuale, no all’ideologia di genere, sì alla cultura della vita”, manifestato.
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Il suo intervento in questo video da Roma 9 ottobre È stato molto più caldo. Meloni ha già ricoperto la carica di primo ministro ad interim e la sua moderazione ne è più che una prova. Con tono pacato, la politica ha esposto alcuni dei problemi che l’Europa deve affrontare. E no, questa non è burocrazia di Bruxelles, o aborto, come quattro mesi fa, ma la guerra in Ucraina e la crisi energetica.
“Oggi ci siamo resi conto come dipendiamo da tutti per tutto. Dobbiamo ripensare le filiere, a cominciare da quelle nazionali ove possibile e dalle catene europee dove non è possibile avere catene nazionali, cioè Paesi alleati”, ha commentato.
E anche il leader della Fratellanza Italiana vogliono evitare etichette di estrema destra. In più occasioni si è definito il “centrodestra” e si è appellato ad altre formazioni del suo spettro ideologico contro la sinistra.
“In Spagna, come in Italia e in tutta Europa, c’è una maggioranza di cittadini che non si riconosce nelle utopie e nelle ideologie di sinistra e ci chiede di prendiamoci la responsabilità del governo“, si è materializzato.
Così Giorgia Meloni ha fatto un grande cambiamento. Resta da vedere come sarà il suo governo e quali politiche metterà in atto, ma sicuramente deve lavorare fianco a fianco. che l’Europa ha tanto criticato.
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