F1 | Qualifiche a Zandvoort: Verstappen non è più solo

Verstappen è partito dalla pole al Gran Premio di casa, questo, e questo doveva essere deciso perché tutti i circuiti in calendario erano colorati di arancione. Ma non era più lo stesso: i campioni avevano ancora una volta un rivale al vertice, Leclerc in procinto di firmare un pugno e chiudeva a 21.000 dietro la Red Bull; e Sainz ha anche un’opzione con un’altra Ferrari (0,092). I tre decimi di Hamilton (4°) e Pérez (5°) erano già irreversibili, il ritmo era tra ‘Mad Max’, due vetture della Scuderia e tutti gli altri iscritti. Peccato, perché la Mercedes dovrebbe darsi battaglia a Zandvoort, il tortuoso circuito di fronte a Spa-Francorchamps che potrebbe giovare in particolare ad alcune monoposto. Ma sembrava che ogni volta che ci si aspettava Silver Arrows, più alte erano le aspettative nel box, meno si avvicinavano a Verstappen.

Il primo posto in griglia è impagabile sullo stretto tracciato olandese, ma la Ferrari può almeno giocare due trucchi strategici, fuori dall’attacco nelle prime fasi, per provare a sorprendere la Red Bull su una pista che permette poco sorpassi. Questa è un’altra cosa: la squadra italiana non è male a lottare per la vittoria ed è in quelle situazioni che prende le decisioni più discutibili. Sainz sta inseguendo Leclerc, ma qui non c’è priorità, o non dovrebbe esserci: il vantaggio di Verstappen nel Mondiale è vicino ai cento punti con otto gare dalla fine. Sarebbe più intelligente giocare entrambe le carte. Questa è la teoria.

Problemi per Alonso

Sabato non sembra male per Alonso, che aspira a essere tra i primi 7 fino all’arrivo della Q2. Il suo miglior tempo è arrivato alla prima meta, perché alla seconda ha colpito il traffico e non è riuscito a migliorare. Sono 13, dietro Alpha Tauri e Ocon e vicino ad Alfa Romeo e Williams che non dovrebbero essere rivali Alpine, anzi. Il problema è che su questa pista sarà difficile recuperare posizione ed è anche rischioso partire in mezzo al gruppo per la natura delle curve nel primo settore, e per quasi tutto il giro. Il fine settimana scorre e anche il conteggio dei punti dell’Asturian, che ha attraversato nove Gran Premi. Se tagliano l’allegro Mick Schumacher (8°), che ancora non ha uno sterzo garantito per il prossimo anno, o l’Aston Martin Walk (10°, anche se non è partito in Q3 per problemi tecnici).

invasione arancione

I 105.000 olandesi, fan di Verstappen, stanno aspettando, anche se la percentuale di coloro che non si preoccupano del risultato perché sono venuti per qualcos’altro, come dice il vecchio canto, è alta (forse uno di loro ha interferito con la Q2 quando ha lanciato un bagliore sull’asfalto, individuato e cacciato fuori programma). Il circuito accompagna, è spettacolare in un giro e impegnativo in gara. I “petroheads” incontrano una nuova generazione di fan provenienti da Netflix e dalla temuta squadra arancione. L’accesso non è crollato perché biciclette, scooter e binari del treno sono stati schiacciati da una valanga di auto per partecipare a gare automobilistiche nei Paesi Bassi. Che vinca il migliore, come sempre. Anche se sarebbe un problema se i Mondiali finissero prima dell’estate stessa.

Ingrandire

Giacomo Sal

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