Si ritiene che per una buona salute si dovrebbe fare una cosa in questa vacanza

Il 3 giugno, la Chiesa ortodossa serba celebra l’imperatore Costantino e l’imperatrice Jelena. Questa festa è associata a storie religiose e storiche, oltre che a costumi.

La festa dell’imperatore Costantino e di sua madre, l’imperatrice Jelena, fu fissata perché l’imperatore Costantino, con l’Editto di Milano del 313, concesse la libertà di religione ai cristiani e pose fine alla loro persecuzione, quindi la chiesa decise di canonizzare questa coppia imperiale romana. Quando l’imperatore Costantino salì al trono, incontrò tre nemici: il tiranno Massenzio a Roma, gli Sciti sul Danubio e Bisanzio.

Prima della battaglia con Massenzio, apparve nel cielo una croce luminosa, che era un segno di vittoria. Secondo i suoi ordini, una grande croce fu fatta e portata davanti alle sue truppe. La battaglia si concluse con una vittoria, come aveva predetto il cielo.Costantino emanò immediatamente l’Editto di Milano nel 313, ponendo fine alla persecuzione dei cristiani. E dopo la vittoria sui Bizantini, costruì una bella città sul Bosforo e la chiamò Costantinopoli. La fede lo seguiva costantemente… Dopo che si ammalò, gli apparvero gli apostoli Pietro e Paolo e gli dissero che il vescovo Silvestro lo aveva battezzato. Obbedì loro e fu guarito.

A Costantino è attribuita anche la tenuta del Primo Concilio Ecumenico a Nicea nel 325, a causa della discordia nella Chiesa causata dall’ascesa dell’eretico Ario. L’eresia fu condannata in Parlamento e fu fondata l’Ortodossia. Santa Jelena ha combattuto per la fede di Cristo come suo figlio. Scoprì la Santa Croce del Signore, costruì la Chiesa della Resurrezione al Calvario e molte chiese in Terra Santa.

Morì nel 327 e l’imperatore Costantino morì 10 anni dopo la morte di sua madre, a Nicomedia nel 337. È sepolto nella Chiesa dei Santi Apostoli a Costantinopoli. A causa del nome dell’imperatrice, questo giorno è considerato un giorno importante per tutte le donne di nome Jelena.

In questo giorno, si crede, si dovrebbe andare in chiesa e accendere candele per i martiri che hanno dato la vita per difendere il cristianesimo. L’usanza dice che ti lavi tre volte con l’acqua santa della chiesa, e che purificherai il tuo corpo e guarirai te stesso dalla malattia.

La preghiera è collegata anche a questa festa: “Ho visto la tua croce in cielo, e Paolo, che era conosciuto come Paolo, non fu accolto dagli uomini, nell’imperatore, tuo apostolo, Signore, metti nelle tue mani la città regnante: salva lui per sempre in pace, per la preghiera della Madre di Dio, unica amante dell’umanità. Amen!”

Corriere.rs


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Gaetana Giordano

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