Matthews completa la secessione a Mende e il leader Vingegaard si aggrappa a Pogacar

corridore australiano michele Matthews (BikeExchange-Jayco) hanno vinto questo sabato la quattordicesima tappa del Tour de France, disputato tra Saint-Etienne e Mende per 192,5 chilometri, ha completato una difficile fuga con un traguardo alto, mentre il leader Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) è alto prima dell’attacco dello sloveno Tadej Pogacar (Emirates UAE Team).

Matthews ha rotto una siccità di sei anni nel grande tour affrontando l’italiano Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost), che ha messo l’Australia in seri guai dopo il suo ultimo attacco, ma la sua implacabile forza di argento e bronzo ai Campionati del mondo su strada 2015 e 2017 gli ha permesso di concludere la sua vittoria per coronare la salita della Croix Neuve ed entrare al traguardo da solo.

Dopo essere arrivato secondo al sesto giorno (arrivo a Longwy) e all’ottavo (Losanna), Matthews ha completato la fuga ottenendo la sua quarta vittoria assoluta nel round di Francia. L’australiano è stato il più scaltro e intelligente dei 23 corridori in fuga e la sua ambizione lo ha visto guidare la gara a 53 km dalla fine.

Luis Leon Sanchez dalla Spagna (Bahrain Victorious), insieme ad Andreas Kron (Lotto-Soudal) e Felix Grossschartner (Bora-Hansgrohe), si uniscono a Matthews, che però finisce per cadere uno ad uno ai piedi della decisiva Côte de la Croix Neuve.

Da dietro, Bettiol gli corse dietro. L’italiano ha cercato di finire il suo rivale, ma è rimasto bloccato a 500 metri dal coronamento del passaggio finale. Dietro, il francese Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) ha chiuso il podio, mentre lo spagnolo Marc Soler (UAE Team Emirates) è arrivato quarto.

Nella lotta per i generali, c’è nuovo capitolo del duello tra Jonas Vingegaard e Tadej Pogacarfu istigato dagli sloveni sia all’inizio che alla fine della giornata e si risolse indistintamente.

Il due volte campione del Tour de France ha fatto del suo meglio negli ultimi tre chilometri per eliminare tutti i favoriti, ad eccezione di Vinegaard, che ha concluso al timone. Il danese continua così a vestire la maglia gialla con un vantaggio di 2:22 sul più vicino rivale.

Nel frattempo, il compagno di squadra Primoz Roglic ha sofferto un’altra giornata dove è caduto più volte dal gruppo principale. In quanto tale, lo sloveno è visto come un giocatore della nazionale ed è a 12 minuti dai favoriti del girone.

Un altro giocatore che si è qualificato è stato Thomas Pidcock (INEOS Grenadiers), che ha vinto la dodicesima tappa all’Alpe d’Huez e ha iniziato questo sabato come ottavo assoluto. Tuttavia, il britannico ha salvato la giornata nonostante abbia perso di un minuto contro il suo rivale nella “Top 10”, lasciandolo al nono posto assoluto.

Louis Meintjes del Sud Africa (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux) è entrato in fuga quel giorno e il suo duro lavoro in gara gli ha permesso di finire settimo assoluto. In caso di Enric Mas (Movistar Team) ha perso 26 secondi dal leader Vingegaard, chiudendo la “Top 10” a 9 minuti e 58 secondi.

Questa settimana la quindicesima tappa tra Rodez e Carcassonne, da 202,5, la seconda più lunga di questa edizione. Sulla strada ci sono solo due livelli della terza categoria. Una fantastica giornata per gli avventurieri senza rinunciare agli sprint.

Giacomo Sal

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