Il governo italiano ha approvato aiuti finanziari per tutta la vita a cuochi, cantanti lirici e poeti, basandosi su una normativa che prevede il tipo di sussidio per artisti e personaggi famosi che attraversano momenti di “bisogno”.
Il Consiglio dei ministri, presieduto da Mario Draghi, ha concesso tale pensione a vita, secondo un comunicato, che, come previsto dalla legge, sarà revocata se lo “stato di bisogno” del percipiente passa o si manifesta in una qualche forma di crimine.
Questo aiuto “straordinario” ammonta a 24.000 euro l’anno, secondo i media locali.
Uno dei vincitori è Silvano Orlandi, 83 anni, per decenni chef e pasticcere dell’élite italiana, tra i suoi clienti le attrici Sofia Loren e Gina Lollobrigida, il magnate ed ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e persino il Vaticano.
Gli altri sono il soprano di origine giapponese Emiko Kubota, che ha girato i principali santuari lirici del mondo durante la sua lunga carriera, così come il poeta, scrittore e sceneggiatore Antonio Centanin, meglio conosciuto con il suo pseudonimo di Aldo Nove.
Lo Stato italiano ha una legge che dal 1985, nel governo socialista di Bettino Craxi, fornisce assistenza permanente “ai cittadini che hanno illuminato la patria e che si trovano in condizioni di particolare bisogno”.
Pertanto, la pensione è destinata a persone del mondo scientifico, umanistico, artistico, economico, sportivo o filantropi con difficoltà finanziarie.
La legge prende il nome dal drammaturgo e giornalista italiano Riccardo Bacchelli, il suo primo beneficiario, sebbene sia morto lo stesso anno in cui è stata approvata, nell’ottobre 1985.
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