MADRID, 3 luglio (EUROPA PRESS) –
Almeno sei persone sono morte e altre otto sono rimaste ferite nel rilascio di roccia, ghiaccio e neve sul Monte Marmolada nelle Alpi italiane. Altre 18 persone sono state evacuate.
Le autorità hanno schierato sei elicotteri di soccorso e diversi droni sono stati lanciati per cercare i dispersi, ha riferito l’agenzia di stampa italiana AGI.
La valanga di roccia ha provocato una valanga di neve, ghiaccio e roccia che ha aperto fessure nel ghiacciaio e ha colpito due gruppi di escursionisti, secondo le autorità. I resti hanno percorso circa due chilometri lungo il pendio.
Le autorità hanno chiesto ai residenti di evitare la zona per il rischio di nuove valanghe. Pertanto, i comuni di Canazei e Rocca Pietore hanno emanato congiuntamente norme che vietano l’accesso e la circolazione nell’area interessata fino a quando la natura della frana non sarà determinata da studi geologici e glaciologici.
“Il grande Serac de la Marmolada è crollato e, secondo le prime informazioni dei Servizi di Emergenza ed Emergenza Sanitaria (SUEM), le persone colpite sono state circa 15, di cui sette sono rimaste ferite, di cui una in gravi condizioni”, ha scritto su Twitter. Il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, ha poi aggiornato i dati.
“I feriti sono stati curati negli ospedali di Belluno, Treviso, Trento e Bolzano. Proprio ieri in Marmolada la temperatura ha toccato il record, circa 10 gradi sopra”, ha aggiunto Zaia.
Il presidente della provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, è già diretto a Canazei, dove è stata allestita una centrale operativa per coordinare i lavori.
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