Grandine che forzano la chiusura delle strade nel nord Italia

MILANO (AP) — La grandine delle dimensioni di una pallina da tennis ha costretto martedì alla chiusura delle autostrade del nord Italia e ha danneggiato decine di auto, a dimostrazione estrema di un fenomeno meteorologico che secondo lo spazio agricolo si è intensificato negli ultimi anni.

La Confederazione Nazionale dei Contadini (Coldiretti, per il suo acronimo in italiano) afferma che “in Italia siamo di fronte alle conseguenze del cambiamento climatico, con una tendenza alla tropicalizzazione e un moltiplicarsi di eventi estremi”, aggiungendo che questi includono tempeste improvvise e violente, forti piogge e rapidi cambiamenti, da cieli sereni a temporali.

Coldiretti calcola che gli eventi indotti dai cambiamenti climatici come inondazioni e smottamenti hanno causato una perdita di 14.000 milioni di euro (16.500 milioni di dollari) in produzione agricola, edifici e infrastrutture.

Il video di una massiccia grandinata nei pressi della città settentrionale di Modena lunedì ha mostrato un’auto con un finestrino rotto sul lato dell’autostrada mentre l’autista e i passeggeri colpiti hanno visto il danno.

Mentre la grandine è un fenomeno estivo comune nella pianura padana, il meteorologo Luca Lombroso ha dichiarato al quotidiano bolognese il Resto di Carlino che l’intensità e la frequenza dei temporali quest’anno è stata “insolita”.

Coldiretti ha affermato che, sulla base della sua analisi, gli uragani si sono verificati a una velocità di 11 tempeste al giorno quest’estate per un totale di 386 tempeste finora quest’anno. Fino a sei anni fa ne venivano prodotte diverse dozzine all’anno, ma se ne registravano 92 nel 2018 e 198 nel 2019.

“Anche la dimensione della grandine è cambiata, è cresciuta enormemente negli ultimi anni e il blocco di ghiaccio che cade è più grande di una pallina da tennis”, ha affermato Coldiretti.

Le tempeste di grandine possono appiattire campi e giardini. La Coldiretti ha attribuito a “questo tempo pazzo” la riduzione del 40% delle rese per pesche e albicocche e del 50% per le nettarine.

Giacomo Sal

"Esploratore. Introverso. Inguaribile specialista del cibo. Secchione della musica. Appassionato di alcol. Esperto di birra."