MADRID, 27 ottobre (EUROPA PRESS) –
Il Senato italiano ha rifiutato questo mercoledì di continuare l’elaborazione di un disegno di legge che punirebbe la violenza e i crimini di odio contro LGTBI o persone con disabilità, in una vittoria per l’estrema destra, che ha chiesto un voto segreto all’Alta Camera.
La Lega di Matteo Salvini e la Fratellanza Italiana, guidata da Giorgia Meloni, hanno sostenuto che le riforme limitavano la libertà di espressione e andavano contro i valori tradizionali. A scrutinio segreto aveva vinto la sua tesi, perché nel 154-131 i senatori avevano approvato una mozione che parcheggiava l’imminente dibattito.
Il testo è stato promosso più di tre anni fa dal legislatore Alessandro Zan, esponente del Pd, e ha ottenuto l’approvazione della Camera dei Deputati. “Un patto politico che vuole che il Paese si muova verso la civiltà è stato tradito”, si è lamentato Zan sul suo account Twitter.
La disapprovazione del Senato non seppellì definitivamente il testo, ma lo costrinse praticamente a tornare al punto di partenza ea ritardare la sua ipotetica approvazione anche di pochi anni. Come prima tappa, se ne parlerà ancora in commissione, anche se non prima di sei mesi, secondo ‘Il Corriere della Sera’.
Tra coloro che hanno celebrato il voto al Senato c’era Salvini, che considera “sconfitte” le “prepotenze” del Pd e del Movimento 5 Stelle (M5S), i partiti che attualmente condivide con il Governo. Secondo l’ex ministro dell’Interno, formazioni di sinistra hanno respinto ogni mediazione, «anche quelle formulate dal Santo Padre».
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