L’uomo d’affari italiano Marco Zennaro è arrivato a Roma questo sabato dopo aver trascorso 361 giorni detenuto in Sudan in condizioni precarie accusato di frode, hanno annunciato le autorità italiane.
Zennaro è atterrato all’aeroporto di Fiumicino di Roma accompagnato dai rappresentanti diplomatici del ministero degli Esteri italiano, concludendo un “anno terribile”, ha detto l’imprenditore ai media.
L’imprenditore veneto è stato arrestato nella primavera del 2021 a Khartoum, capitale del Sudan, a seguito di una disputa commerciale sulla vendita di trasformatori elettrici prodotti dalla sua azienda accusata di truffa.
In questo periodo ha vissuto in “condizioni inaccettabili” in cui il governo italiano ha dovuto intervenire chiedendo il rispetto dei diritti umani e il suo collocamento agli arresti domiciliari in un hotel della capitale mentre affronta il processo.
Lo scorso giugno è stato rilasciato dopo aver trascorso più di due mesi in una cella sovraffollata con altre 30 persone, secondo i media locali, ma fino al 7 marzo l’Italia non è stata in grado di revocare le misure che impedivano la sua partenza dal Paese africano.
Serve una raccolta fondi di 200.000 euro per dirimere una controversia legale in Sudan, secondo la stessa fonte.
Il presidente del natio Veneto (nord), Luca Zaia, ha festeggiato il ritorno dell’imprenditore nel suo Paese “a testa alta dopo essersi difeso come un leone”.
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