ROMA, ITALIA (25 gennaio 2017).- Nelle ultime ore le squadre di soccorso hanno recuperato sul posto altri tre corpi albergo sepolto a causa di una valanga mercoledì scorso nel centro Italia, portando a 21 il bilancio provvisorio delle vittime.
Risultano ancora otto le persone disperse e le ricerche non si fermano, anche se non c’è quasi nessuna speranza di trovare qualcuno vivo all’interno dell’hotel Rigopiano, situato nel comune di Farindola, in Abruzzo.
Da quando venerdì scorso sono state salvate vive nove persone, tra cui quattro bambini scomparsi, le squadre di soccorso non hanno più trovato sopravvissuti.
I soccorritori sperano che possa essere creata una stanza come rifugio per alcune delle persone scomparse, come la sala giochi dove sono stati ritrovati i nove sopravvissuti.
Ma dopo aver scavato per diversi metri, hanno trovato solo cumuli di macerie, neve compattata, tronchi d’albero e blocchi di cemento, hanno spiegato i vigili del fuoco che sono entrati nel cuore dell’hotel attraverso una piccola fessura.
La tragedia è avvenuta il 18 gennaio scorso, quando l’albergo a quattro stelle situato sotto il Gran Sasso a 1.200 metri di altitudine è stato sepolto da una valanga, forse provocata dai terremoti avvenuti nella zona, quattro dei quali di magnitudo superiore a cinque sulla scala Richter.
Dei nove sopravvissuti ritrovati vivi venerdì scorso, ai quali si sono aggiunti due uomini che si sono salvati la vita perché si trovavano fuori dall’albergo al momento della valanga, solo uno resta ricoverato in ospedale.
Si tratta di Giampaolo Matrone, 33 anni, che è stato operato al braccio destro, e la moglie, Valentina Cicioni, risulta ancora nell’elenco delle persone scomparse.
Sono stati dimessi ieri i due bambini ricoverati in ospedale, ovvero Edoardo Di Carlo, di nove anni, che ha perso i genitori, e Samuel Di Michelangelo, di sette anni, i cui genitori risultano ancora dispersi.
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