Juana Jiménez, attrice trans di Cali che si sta posizionando nel cinema italiano

Foto: per gentile concessione di Juana Jiménez

Diventa Juana Jiménez di Cali la prima attrice transgender colombiana ad avventurarsi nel cinema italiano. Ha condiviso il cast con artisti famosi come Robert De Niro e Monica Bellucci.

Giovanna È nato a Cali nel quartiere di Nueva Floresta in una famiglia semplice. L’attrice emigrò in Italia dove La sua carriera di attore è in crescita quando si lavora su produzioni cinematografiche e televisive.

La sua ultima partecipazione è stata a Lo chiamano Robot Jeeg (Jeeg Robot d’eacciaio), presentato in anteprima a settembre 2015. Inizieranno le riprese di Diabólica, del regista Francesco Maria Dominedo.

La sua prima incursione nel cinema italiano è stata con Bésame Mucho. È apparso anche in Comedy Sexi, A Family Defect, Miglior Gioventù, film vincitore al Festival di Cannes, e nelle serie televisive Guida all’amore 2dal regista Giovanni Veronesi.

L’attrice di Cali ha parlato con Noticiascaracol.com della sua vita, delle sue difficoltà e dei suoi trionfi.

Com’era la vita a Cali, la tua infanzia?

Juana Jimenez: Vengo da una famiglia semplice, sono nata in casa con l’aiuto di un’ostetrica perché mia madre non aveva i soldi per andare in ospedale. Fin dall’infanzia ho mostrato la diversità collezionando e giocando con le bambole. Ho studiato presso l’Istituto Educativo Julio Caicedo y Téllez, poi ho frequentato la Scuola Rafael Navia Varón dove mi sono sempre classificata prima della classe, di cui mia madre è sempre stata molto orgogliosa.

Quando parli alla tua famiglia della tua identità di genere? Quanto è difficile?

JJ: All’età di 15 anni ho deciso di raccontare alla mia famiglia la mia diversità, a quel tempo non erano d’accordo e mi hanno reso la vita impossibile. Questo mi ha fatto prendere la decisione di lasciare casa per vivere per conto mio. Quando sono uscito ho iniziato a lavorare nelle discoteche, a preparare cocktail ed è così che è nata l’idea di presentare un drag show. Quando la mia famiglia lo scoprì, scoppiò un grande scandalo.

Cosa ti ha spinto a lasciare Cali, Colombia?

JJ: Mentre lavoravo, ho raccolto fondi per realizzare il mio sogno di viaggiare all’estero e costruirmi un futuro. Sono riuscito a lasciare il paese 25 anni fa. Inizialmente ho chiesto il visto per gli Stati Uniti ad alcuni amici che avrebbero viaggiato con me ma hanno rifiutato, a quanto pare perché eravamo troppo giovani. Pertanto, abbiamo cambiato direzione e siamo partiti per l’Europa.

Come hai iniziato a recitare e quanto è stato difficile?

JJ: Diventare attrice è stata una cosa molto casuale, mi hanno vista in una discoteca dove stavo facendo un drag show e mi hanno chiamata per presentare il casting ed è così che è nato tutto. La mia carriera di attrice è iniziata con il film Bésame Mucho del 1998 del regista italiano Maurizio Ponzi. Successivamente ho interpretato il ruolo principale per RAI 1 nella serie Piovuto dal Cielo, dove ho interpretato Conchita.

Nel 1999 ho iniziato a studiare recitazione con Francesca de Sapio a Roma. Poi ho seguito un corso con Augusto Zucchi e da allora ho eseguito saltuariamente recital teatrali.

Il mio processo di recitazione è stato un lavoro lungo e difficile perché essere un immigrato colombiano e un transessuale era uno stigma che mi ostacolava, ma con impegno, dedizione e un po’ di fortuna ho ottenuto il riconoscimento.

Sei la prima attrice trans colombiana ad apparire nel cinema italiano, come ti senti?

JJ: Mi sento molto felice ed orgogliosa, con questo apro uno spazio importante nella società per tante attrici transgender talentuose e virtuose.

Tra le varie produzioni a cui sei stato coinvolto, con quali artisti famosi hai lavorato?

JJ: Ho condiviso il palco con attori e attrici importanti come Monica Bellucci dall’Italia, Giuliana de Sio e Stefania Sandrelli, ed Elsa Pataky dalla Spagna. Gli attori italiani Ricky Tognazzi, Lino Banfi e Nino Manfredi, nonché l’attore americano Robert De Niro, tra gli altri. Sono stato anche sotto la direzione del pluripremiato regista Marco Tullio Giordana.

Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro e quale messaggio vuoi trasmettere ai tuoi follower?

JJ: Spero di essere riconosciuto e premiato per il mio lavoro di attore, per il mio talento. Voglio essere un esempio da seguire, per i miei progressi, per i miei successi nella vita. Qualunque siano gli ostacoli al progresso, dobbiamo essere forti e mostrare le nostre capacità. Avere dei sogni è importante, ma bisogna sempre ricordare che questi sogni devono essere abbinati a degli obiettivi, altrimenti non si realizzano.

Elena Alfonsi

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