Contro le cadute dall’alto, l’edilizia deve intraprendere un “cambiamento culturale”

Non sono ammessi errori. Prima causa di incidenti gravi, anche mortali, nel settore dell’edilizia e dei lavori pubblici, le cadute dall’alto preoccupano gli operatori del settore e le autorità pubbliche fin dal 2014, anno in cui è stata lanciata la campagna di sensibilizzazione. Su tetti, pilastri, scale, cavalcavia o anche sui muri, gli amici si trovano ad affrontare situazioni in cui a volte può accadere il peggio: nel settore edile, un incidente mortale sul lavoro su cinque è causato da cadute dall’alto.

Alcune zone sono chiaramente più esposte di altre, in primis la zona del telaio e del tetto (40%) e in misura minore la zona delle murature e delle strutture (24%). Le conseguenze possono essere gravi, e perfino irreversibili, sia per la salute del lavoratore vittima, sia per l’attività dell’azienda interessata: le interruzioni del lavoro dovute a cadute dall’alto durano in media quattro mesi, contro i due mesi e mezzo degli altri aziende. .incidente.

Il tetto è fragile o privo di protezione

Dopo aver raccolto dati relativi agli infortuni sul lavoro gravi e mortali nel settore edile, l’OPPBTP (Agenzia professionale per la prevenzione dell’edilizia e dei lavori pubblici) è riuscita a compilare un “profilo tipico” dell’altezza delle vittime di cadute.

Hai un altro 79% da trovare.

Fedele Golino

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