Lo sloveno Tadej Pogacar (UAE) ha applicato la legge del più forte e ha dimostrato che la maglia rosa mette le ali a chi la indossa, vincendo in maniera schiacciante la settima tappa del Giro d’Italia disputata nella cronometro individuale Foligno-Perugia , con percorso 40, 6km.
Seconda vittoria per Pogacar al suo debutto al Giro, ora con un senso di superiorità che lo rende ancora più favorito per la vittoria finale. Nella cronometro per specialisti che dovevano percorrere gli ultimi 6 km, Pogacar (Komenda, 25 anni), ha dato autorità, essendo l’unico a coprire la distanza in meno di 52 minuti, 51,44, ad una media di 47,088 km. /Ore.
OTTIMO LOOK DI POGACAR
Pogacar non solo ha sollevato il due volte campione del mondo di cronometro Filippo Ganna dalla sedia calda negli ultimi istanti già apparendo come un vincitore, ma ha anche colpito duramente il suo diretto rivale fino ad oggi. Il vincitore del doppio Tour ha 17 secondi di vantaggio su Ganna e 49 secondi sull’americano Magnus Sheffield.
Ha concesso 2 minuti a Geraint Thomas e 1,49 al colombiano Daniel Felipe Martínez, principale vittima dell’esibizione della maglia rosa, che affronterà ora la tappa di montagna di questo sabato con un notevole vantaggio.
La differenza è calcolata in minuti. Pogacar aveva 2,36 di vantaggio su Martínez e 2,46 di vantaggio su Geraint Thomas, il grande sconfitto al traguardo di Perugia. Lo spagnolo Juanpe López (Lidl Trek), ha perso più di 4 minuti nella cronometro ed è uscito dalla top 10, scendendo al 15° posto in 5,28 minuti.
POGACAR SOLLEVA GANNA DAL POSTO CALDO
L’italiano della Movistar Lorenzo Milesi (Movistar), campione del mondo a cronometro U-23, è stato il primo punto di riferimento interessante, con il tempo di 53,56 minuti, a 45,167 km/h. Importanti brand attendono l’arrivo di grandi candidati. L’italiano è stato sostituito dal danese degli Emirati Arabi Uniti Mikkel Bjerg, per appena un centesimo.
Non c’è voluto molto perché il colosso verbanese arrivasse con la maglia di campione nazionale, nientemeno che Filippo Ganna, due volte campione del mondo a cronometro che ha infranto il precedente record con il tempo di 52,01 minuti (46,831 km/h ), molto difficile da battere, anche se specialisti come Magnus Sheffield o Thymen Arensman erano sull’orlo di una sconfitta, solo per poche centinaia.
Ganna trascorse metà del pomeriggio seduto sulla sedia calda, aspettando gli sviluppi. Il campione italiano sapeva di dover aspettare finché Pogacar non avesse tagliato il traguardo. Il tratto finale, una salita di 6 chilometri, ha dato ossigeno allo sloveno, che con una pedalata regolare, potente e potente, ha dato un duro colpo al Giro.
Pogacar spara al debutto al Giro. Ha già 72 vittorie nel suo palmares, 9 delle quali in questa stagione per la doppia vincitrice del Tour de France, Liegi Bastogne e Strade Bianche e la tripla della Lombardia. Un razzo nelle cronometro e nei record.
Questo sabato l’ottava tappa porterà il gruppo da Spoleto a Prati di Tivo, 152 km. Un altro appuntamento con la montagna su un percorso ricco di salite che porterà ai 14,5 km finali con una percentuale del 7 per cento al traguardo. Uno degli eventi importanti per la classifica generale. EFE
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