Elon Musk nel Regno Unito: oggi si apre il primo vertice internazionale sulla sicurezza dell’intelligenza artificiale


Il vertice mira a convincere i paesi a concordare sui pericoli associati all’ulteriore sviluppo e utilizzo dell’intelligenza artificiale. Riunisce inoltre molte aziende e organizzazioni che lavorano su questo tema. Il Regno Unito vuole creare una nuova agenzia incaricata di condurre ricerche su queste questioni.

  • Solo pochi paesi saranno rappresentati nel grado di capo di Stato o di governo. Joe Biden sarà assente, ma il vicepresidente americano Kamala Harris ha confermato la sua partecipazione. Saranno presenti la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
  • La Cina, il secondo paese a dominare il settore dell’intelligenza artificiale dopo gli Stati Uniti, è stata invitata a partecipare. Secondo le informazioni condivise da Reuters, il viceministro cinese della Scienza e della Tecnologia, Wu Zhaohui, avrebbe preso in considerazione l’idea di recarsi lì. Prevista la partecipazione anche di rappresentanti di aziende cinesi.
  • La figura più visibile al vertice potrebbe essere un leader aziendale: Elon Musk ha infatti confermato la sua presenza e parlerà giovedì con il primo ministro Rishi Sunak, nell’ambito di un’intervista pubblica trasmessa in diretta sulla sua piattaforma X (ex Twitter). Parteciperà anche il dirigente di OpenAI Sam Altman.

Il Primo Ministro britannico vuole fare di questo incontro il culmine del suo mandato e un punto di riferimento nel Regno Unito sulle questioni legate all’intelligenza artificiale, ma le sue ambizioni potrebbero essere contrastate.

  • La scelta del luogo colloca immediatamente il vertice in una prospettiva storica, poiché Bletchley Park è il quartier generale del team del matematico Alan Turing che guidò la decrittazione del sistema di crittografia Enigma della Germania nazista durante la seconda guerra mondiale.
  • Nonostante le ambizioni del Regno Unito, le missioni legate alla sicurezza dell’IA possono essere soddisfatte dalle istituzioni esistenti, in particolare le Nazioni Unite, che quest’estate hanno istituito un’agenzia dedicata per affrontare la questione, e la Global Partnership for AI (PMIA), lanciata nel 2020. , sostenuto dall’OCSE.

Il vertice si inserisce in una serie di iniziative per regolamentare lo sviluppo dell’IA su scala sempre più internazionale.

  • Lunedì 30 ottobre il presidente americano ha firmato un decreto presidenziale che impone norme alle aziende che sviluppano modelli di intelligenza artificiale e rappresenta lo sforzo più significativo mai compiuto dal governo americano per regolamentare il boom tecnologico.
  • Nel giugno 2023, il Parlamento Europeo ha adottato l’AI Act, che dovrebbe diventare il quadro normativo per tutte le tecnologie legate all’IA, proponendo regole più o meno stringenti a seconda del livello di rischio individuato riguardo questa o quella tecnologia. La legge vieta principalmente le pratiche di classificazione sociale e l’identificazione biometrica in tempo reale.

Nel suo discorso pronunciato al Forum della Nuova Via della Seta il 18 ottobre, Xi Jinping ha annunciato il lancio della “Iniziativa globale per la governance dell’intelligenza artificiale” e si è detto pronto “a intensificare gli scambi e il dialogo con altri Paesi e a promuovere congiuntamente una vita sana, sviluppo ordinato e sicuro dell’IA nel mondo”.

Fedele Golino

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