i migliori film di un regista nel suo viaggio verso il suo centro

Nel sole futuro, Nanni Moretti espandere l’universo stesso (il bambinaia) con un’altra storia autoreferenziale di un regista in crisi.

Noi ricordiamo film importanti di registi italiani, il cui lavoro promuove un senso dell’umorismo unico senza dimenticare la critica politica e sociale.

‘Palombella rossa’ (1989)

Nanni Moretti in Palombella rossa (1989)
Cinema

Dal 1976 al 1989 Moretti ha realizzato sette film nel ruolo di Michele Apicella, alter ego simbolo della disillusione post-68. Pallombella rossa Questa è la conseguenza del ciclo, ciò che si verifica è una crisi di identità personale, ideologica e pallanuotistica! Nelle immortali partite di pallanuoto che riempiono il film, vediamo Michele ricordare le sue origini, appassionarsi Dottor Zivago E Sto bruciando, da primavera, e cantare E vengo a circondarti.

‘Diario costoso’ (1993)

Nanni Moretti in “Caro Diario” (1993)
Cinema

Piacere e malattia, creatività, amici, visioni della vita quando il corpo si sente in crisi. Con la leggerezza che si sentiva in quel momento esplora la città vuota d’estate in moto, con la Vespa! Nanni Moretti ci invita a farlo Costoso ogni giorno viaggiare con lui versoo più profondo di te stesso, che non è altro che un viaggio dentro pelle, ossa, carne e carogne che ci fa imbronciare il critico di turno perché la sua recensione su un film del genere è completamente sbagliata, o che ci dà l’energia per farlo. esplorare le Isole Eolie ed esplorare la bocca di un vulcano.

Diviso in tre episodi, In Vespa, Isola E medico, una sorta di triplo soliloquio tra regista e attore, Costoso ogni giorno Questa è l’autofiction più silenziosa di Moretti e il suo film più iconico. Oggi è impossibile separare il cineasta dalla sua immagine in Vespa in viaggio per Roma o in un viaggio emozionante viaggio a Ostia per rendere omaggio a Pasolini, ma il film contiene anche una caratteristica ironia critica e, poiché è leggero e privo di drammaticità, è una profonda riflessione sulla malattia. Perciò, Costoso ogni giorno Anche questa è una lezione di vita, che parla delle cose semplici, di quelle più importanti.

‘Aprile’ (1998)

Nanni Moretti in ‘Aprile’ (1998)
Cinema

aprile Questa è caratterizzata da due eventi: Silvio Berlusconi ha appena vinto le elezioni e il regista è diventato padre. Il Paese deve riflettere su se stesso, riflette Moretti, che a sua volta riporta l’attenzione su di esso l’ennesimo bivio importante mentre cercava di lanciare il suo nuovo film, una commedia musicale. Tutto ruota, quindi, attorno a Moretti, ideatore e personaggio, che alla vigilia delle elezioni del 1996, rivendicò la vittoria sui 4,2 chilogrammi messi al mondo da suo figlio.

‘La stanza dei bambini’ (2001)

Nanni Moretti in ‘La cameretta’ (2001)
Cinema

Palma d’Oro al Festival di Cannes e una delle sue opere più famose, in la stanza del figlio Moretti rinuncia alle preoccupazioni del suo lavoro precedente per creare una bella e profondamente triste digressione sul dolore. Come rilevare le assenze attuali? Come dare forma a quella perdita e onorare il dolore di una famiglia che ha perso un figlio adolescente? C’è molta emozione contenuta nel film quando viene mostrato Sulle rive di questo fiume, da Brian Eno, Ti trafigge come un pugnale mortale.

‘Coccodrillo’ (2006)

Silivo Orlando in ‘Coccodrillo’ (2006)
Cinema

Nonostante la cifra Silvio Berlusconi è l’essenza di coccodrillo, Moretti è diventato un genere Woody Allen italiano per raccontare un Paese in crisi partendo dal ritratto del peggior regista di B-movie, Paolo Bonomo (Silvio Orlando, un altro frequentatore di Moretti), che accettò di dirigere un’opera basata sul tentativo di presidenti e re di salvare i mobili. Lontano dal naturalismo dei suoi predecessori, tutto ha atmosfera Scherzo di rabbia antiberlusconiana, soprattutto nella straordinaria coda.

“Habemus Papam” (2011)

Nanni Moretti in ‘Habemus Papam’ (2011)
Cinema

“Ciò che accade in conclave non deve trapelare all’esterno”, ha riferito un giornalista Habemus Papam, quando 108 cardinali elettori si scontrano per eleggere il nuovo capo della Chiesa cattolica, qui con le facce Michel Piccoli nel mezzo di una crisi di identità. Chi avrebbe mai pensato che il Papa stesso avrebbe sofferto della sindrome dell’impostore? Solo un vero ateo come Moretti poteva avanzare una premessa così impossibile e umanista.

“Mia madre” (2015)

Nanni Moretti e Margherita Buy in ‘Mia Madre’ (2015)
Cinema

Compra Margherita, Da allora collaboratore di Moretti coccodrillo, funge da trascrizione del regista in questo film gravità femminile, poiché le sventure del protagonista ruotano attorno alla morte della madre, ancora una volta ad un punto di svolta critico. Moretti si pone in disparte come secondo in comando, ma nel personaggio di Beli – interpretato con delicatezza dall’attrice – risuonano la sua paura e la sua angoscia, l’immagine inversa offre una Giovanni Turturro Grande.

‘Tre piani’ (2021)

Nanni Moretti in ‘Tre piani’ (2021)
Cinema

Cosa significa vivere in comunità? Legami familiari? Rapporto con i tuoi vicini? Responsabilità e fiducia negli altri? Nel Tre piani, cuciture da regista tre storie che assumono conflitti e domande sulla genitorialità in tutta la sua grandezza e sulla quotidianità e, per la sua natura riflessiva, il film collega i due la stanza del figlio e con caos tranquillo (2008), diretto da Antonello Grimaldi ma ha co-scritto e interpretato Moretti.

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Alberto Baroffio

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