Presto tutte le confezioni di pasta avranno un codice QR che definisce chiaramente il metodo di cottura per garantire una cottura al dente? L’idea è stata lanciata dal ministro italiano dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.
Non c’è più spazio per errori. La pasta va mantenuta per non essere sacrificata, soprattutto all’estero. In occasione della presentazione della campagna promozionale di Una specie di spaghetti insieme all’Italia di Pallavolo, il Ministro delle Politiche Agricole e della Sovranità Alimentare ha lanciato l’idea di inserire un codice Qr sulle confezioni di pasta.
Il suo scopo: mostrare chiaramente i tempi di cottura e come ottenere i risultati al dentea seconda del formato.
Il nome sacro di un impasto
Qr code che ci insegna a cucinare la pasta
In realtà l’idea di utilizzare la tecnologia nei servizi gastronomici non è nuova. Lo scorso marzo, il produttore di pasta La Molisana ha lanciato i codici QR su tutte le sue confezioni, dagli spaghetti alle farfalle. Titolo “Parola alla pasta” (La parole aux pastas), questo progetto prevede una semplice scansione del codice, senza la necessità di scaricare un’applicazione specifica, per accedere a ricette di un minuto, apprese da uno Chef.
Però tra Palermo, Roma, Milano e Bolzano si cucina diversamente, e la percezione dell’ideaal dente varia in base alla regione.
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