Fresco, sfacciato e spericolato: il Lehár Festival di Bad Ischl “sfonda”

Certo, l’operetta è completamente superata, ma è molto diversa da quello che pensano alcuni: è completamente politicamente scorretta, indifferente alla moralità, alla decenza e ai costumi, forse non a qualsiasi tipo di veglia, vale a dire l’equilibrio in tutte le direzioni. L’operetta, come l’ha creata una volta Jacques Offenbach, è birichina, volgare, provocatoria e oscena. Ed è qui che Thomas Enzinger, direttore del “Lehár Festival” di Bad Ischl, vuole andare: “Era intorno al 1900 e negli anni ’20 era molto più fresco, più spericolato, più malizioso del dopoguerra, quando fu attenuato. Abbiamo cercato di tornare alle nostre radici e dire: va bene!”

Si tratta di corruzione

Tuttavia, Enzinger non poteva pianificare in modo troppo rischioso, poiché doveva generare da solo circa il settanta percento del suo reddito. Quindi c’è un’altra operetta eseguita in modo convenzionale e un’altra più jazzistica in programma, quest’anno il “Vogelhandler” di Carl Zeller del 1891, un po’ conservatore, e una variante molto più moderna di “Madame Pompadour” di Leo Fall, che ha sia il tip-tap che il rap: “Direi che abbiamo provato a fare un’operetta che fosse davvero classica e allo stesso tempo un’operetta da rivista, che è prendere in considerazione due basi e implementarle”.

Entrambe le commedie, tra l’altro, non sono meno significative della corruzione, argomento che, come è noto, ha messo a dura prova l’Austria. Chiunque avesse qualcosa da dire poteva essere corrotto: il barone, che dovette indebitare pesantemente suo figlio, e il ministro della polizia francese, che distolse lo sguardo quando il registratore di cassa aveva ragione. Anche i nomi delle celebrità vengono spesso gettati in giro quando si tratta di barzellette attuali: che si tratti del nome di Sebastian dell’ex cancelliere Kurz o del miliardario immobiliare René Benko. L’operetta fungeva anche da cabaret. Thomas Enzinger: “Lo stile narrativo di oggi è ovviamente più veloce, più veloce. Ma non dovresti recitare con il dito indice alzato, il mondo è in un modo o nell’altro, se è messo in scena bene, è comunque lì, il resto sarà una schifezza.

Zita Russo

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