Il governo italiano, presieduto dall’estrema destra Giorgia Meloni, ha decretato questo martedì (04.11.2023) un’emergenza migratoria nazionale per i prossimi sei mesi, dopo lo sbarco sulle coste italiane di oltre 3.000 persone negli ultimi tre giorni. Ciò consentirà una migliore gestione degli arrivi e un uso più efficiente delle strutture esistenti per affrontarli ondate migratorie.
Il provvedimento, proposto dal ministro della Protezione civile e delle Politiche marittime, Nello Musumeci, ha una dotazione iniziale di cinque milioni di euro e sarà attuato su tutto il territorio nazionale. “Parliamoci chiaro: non risolveremo il problema, la soluzione dipende solo da un intervento consapevole e responsabile dell’Unione europea”, ha detto Musumeci.
Tuttavia, il provvedimento accelererebbe il rientro dei migranti che non possono soggiornare in Italia, oltre ad accelerare l’identificazione e gli ordini di espulsione. Il ministro ha sottolineato che “bisogna aiutare la regione perché c’è il rischio di far crollare il sistema se continua questo ritmo di arrivi”. Ha anche espresso la speranza che l’Europa “si renda conto che non c’è molto tempo”.
“Mostra che siamo un’unità”
I dati del Ministero dell’Interno italiano mostrano che finora nel 2024 hanno raggiunto le coste del Paese circa 31.300 migranti, una cifra di gran lunga superiore ai 7.900 registrati nello stesso periodo del 2022. A partire da lunedì 10 aprile, la Guardia Costiera ha guidato l’operazione per salvare 1.200 personeche è alla deriva in due barche in Mar Mediterraneo.
“Se interveniamo nel Paese di origine, neutralizzando il contrabbando mafioso, forse possiamo evitare il peggio”, ha detto Musumeci. Il vicepresidente italiano e leader della Liga, Matteo Salvini, ha assicurato che il Paese non può regolare il tasso di arrivo di questi migranti e ha ritenuto “importante” l’intervento dell’Europa. dito, ed è il momento di dimostrare che siamo una comunità, un’Unità”, ha detto.
DZC (EFE, Reuters)
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