Il quattro volte presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi ha cambiato profondamente la televisione italiana e ha segnato la politica del Paese.
Silvio Berlusconi è morto. Ha 86 anni. All’ex primo ministro italiano è stata diagnosticata la leucemia mielomonocitica cronica a marzo. Sig. Berlusconi è tornato all’ospedale San Raffaele il 9 marzo. Ciò segue un ricovero di 45 giorni, terminato poche settimane fa.
Nato il 29 settembre 1936 a Milano, Silvio Berlusconi entra in politica nel 1993, anno della sua famosa “discesa agli inferi”. L’anno successivo, contrariamente alle previsioni dei maggiori quotidiani nazionali, il suo partito, ForzaItaliaha vinto le elezioni contro il leghista Umberto Bossi al nord e il missino Gianfranco Fini in tutta Italia.
La sua candidatura ha segnato gran parte della tradizione politica italiana, spingendo il Parlamento a colmare alcune lacune del suo governo. Durante gli ultimi mesi della campagna elettorale, alcuni dei volti più noti della rete Fininvest hanno annunciato in televisione il loro sostegno politico, scatenando un contraccolpo che ha poi portato all’imposizione di regole relative alle condizioni elettorali.
Figlio di un impiegato di banca, studia giurisprudenza e dapprima si dedica al settore immobiliare, fondando nel 1961 la società Cantieri Riuniti Milanesi SpA. Tra il 1969 e il 1976 guida la progettazione e la realizzazione di due moderni quartieri residenziali, Milano 2 e Milano 3. Negli anni ’80 investe in televisione acquisendo il canale Milano 2, che ne fa il primo servizio nazionale alternativo di televisione commerciale nel servizio pubblico. Nasce così Canale 5, a cui si aggiunge Publitalia, la sua agenzia pubblicitaria.
Il 10 maggio 1994 diventa Presidente del Consiglio dei Ministri. Tuttavia, questo durerebbe solo per sette mesi. A dicembre la Lega Nord si è staccata dalla maggioranza e ha ritirato il sostegno all’esecutivo. Ciò portò alla caduta del governo e spinse Berlusconi a dimettersi in favore dell’allora Presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro.
Nelle elezioni anticipate del 1996, Forza Italia fu sconfitta dall’Ulivo, una coalizione di centrosinistra guidata da Romano Prodi. Berlusconi è tornato al governo nel 2001 come capo della Casa delle Libertà. Questa coalizione comprendeva, oltre a Forza Italia, i principali partiti di centrodestra (compresa la Lega Nord). Nel 2006 L’Unione, la coalizione di centrosinistra ancora guidata da Prodi, ha ottenuto circa 25.000 voti in più rispetto alla coalizione di centrodestra alla Camera e circa 500.000 in meno al Senato. Ha comunque vinto la maggioranza grazie al sistema di distribuzione regionale. Ha impugnato in Senato il 24 gennaio 2008. Si è quindi dimesso lo stesso giorno, guidando il Paese, dopo una serie di consultazioni, a nuove elezioni. Due anni dopo, Berlusconi torna alla guida dell’esecutivo, vincendo le elezioni con una coalizione composta da Il Popolo della Libertà, Lega Nord e Movimento per l’Autonomia, che ottiene la maggioranza relativa e, secondo l’attuale legge elettorale del 2005, la maggioranza assoluta dei coloro che vengono eletti.
Oltre alla sua carriera imprenditoriale e politica, Berlusconi ha segnato il panorama italiano essendo oggetto di numerosi procedimenti legali. In venticinque anni, 36 prove depositato contro di lui. 11 di loro sono finiti con l’assoluzione, 10 sono stati licenziati, otto hanno ricevuto prescrizioni e due hanno ottenuto l’amnistia.
Nel corso degli anni Cavaliere ha definito la cultura italiana. La sua figura è cresciuta nella cultura popolare. Lo ritroviamo nel cinema, nella musica, e anche attraverso caricature, scritti e sketch umoristici.
Silvio Berlusconi è un pioniere del populismo di oggi – dopo Mussolini – intrecciando politica e comunicazione. 20 anni prima di Donald Trump, era un uomo d’affari di successo alla guida di un governo nazionale. Riuscì a sedurre le folle con formule semplici, discorsi peggiorativi e atti onnipresenti.
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