In modo insolito e breve, l’ex presidente Alessandro Toledo Ha risposto a una telefonata intesa a interrogarlo, nel bel mezzo del suo procedimento di estradizione in Perù, sul suo status legale negli Stati Uniti (USA).
Giovedì scorso, 6 aprile, il giudice Thomas S. Hixson, del tribunale federale per il distretto settentrionale della California, ha ordinato all’ex alto funzionario di consegnarsi a un tribunale degli Stati Uniti – o, in mancanza, l’eventuale arresto – per essere consegnato consegna alle autorità.
Tuttavia, Toledo Manrique ha potuto accedere a una mozione d’urgenza -su richiesta della sua difesa legale- dalla Corte d’Appello del Nono Circuito degli Stati Uniti.In questa mossa, la sua detenzione è stata sospesa per un periodo di quattordici giorni; Entro tale termine sarà valutata anche la richiesta di riesame.
L’incidente è avvenuto mercoledì 13 aprile, quando l’ex funzionario di Peru Posible ha risposto alla chiamata di un giornalista del canale ATV.
Inizialmente, e durante la maggior parte del dialogo, Toledo Manrique ha risposto in inglese. In questo contesto, la troupe stampa si è gentilmente presentata chiedendo alcune dichiarazioni, dopodiché l’ex presidente ha optato per impersonare una voce sconosciuta e ha confermato -maldestramente- che la comunicazione doveva avvenire con un altro numero di telefono.
- Alessandro Toledo: Ciao?
- ATV: Salve, buongiorno Con il signor Alejandro Toledo?
- Alessandro Toledo: Ciao? Chi sta parlando?
- ATV: Come stai? Saluti (…) giornalisti ATV
- Alessandro Toledo: Ciao? Ha il numero sbagliato
La situazione ricorda un incidente simile con la moglie di Toledo, Eliane Karp, nel 2019. In una telefonata avviata dal programma giornalistico Panorama, l’ex first lady è stata avvicinata anche da un giornalista.
In quel momento la Procura ha avviato una richiesta di estradizione di Karp -dagli Usa al territorio nazionale- per il caso ‘Ecoteva’. Di fronte alle domande giornalistiche, è riuscito solo a rispondere: “Non parlo spagnolo”.
Infine, dopo le insistenze del cronista, l’indagato dal Pubblico Ministero ha smesso di comunicare in lingua straniera, ma ha chiarito che non avrebbe risposto ad alcuna domanda.
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