Vox ritiene che la decisione del governo italiano di dichiarare lo stato di emergenza per l’arrivo di oltre 3.000 immigrati in pochi giorni sia “assolutamente ragionevole” e che la Spagna dovrebbe fare lo stesso se si trovasse in questa situazione, e sostiene la revoca ” un muro d’acqua” da parte delle navi della Marina Militare intorno alle zone più vulnerabili, come le coste delle Isole Canarie e del Levante.
Il vicepresidente dell’Azione politica di Vox, Jorge Buxadé, ha fatto riferimento a questo tema in un’intervista a Servimedia, indicando che la decisione presa dal presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, “ha molto senso”.
Ha sottolineato che una dichiarazione di emergenza nel Paese transalpino è “necessaria” per difendere il suo territorio e “l’intera Europa”, perché “se l’Italia protegge i suoi confini, protegge l’intera area Schengen”.
Ha anche sottolineato che “se la Spagna protegge i suoi confini meridionali, protegge l’intera area Schengen”. A questo proposito, ha sottolineato che se la Spagna dovesse affrontare una crisi migratoria come l’Italia, sarebbe un “passo molto logico” dichiarare un paese comparabile.
“MURO D’ACQUA”
Buxadé sostiene che in questa situazione occorre prendere misure di ampio respiro perché in relazione all’immigrazione ciò che è “politicamente corretto” raggiunge la “massima espressione”, tanto che chi propone soluzioni viene accusato di “xenofobia”.
Ha sottolineato che “le pressioni migratorie che l’Italia ha subito nel corso dei decenni sono state brutali e, per questo, Meloni ha responsabilità come Primo Ministro italiano e come membro del Consiglio dell’Unione Europea”.
In questo senso, ha indicato che Vox in quel momento ha sollevato qualcosa di simile allo stato di emergenza a Ceuta, Melilla o alle Isole Canarie. Ha sottolineato che chiedono anche un “muro d’acqua” nelle Isole Canarie e Levante in Spagna, riferendosi al fatto che le navi della Marina pattugliano queste spiagge spagnole per rendere difficile l’arrivo di piccole imbarcazioni o barche con immigrati clandestini.
Allo stesso tempo, ha accennato al fatto che ci sono delle ONG che collaborano alla “tratta”, perché raccolgono gli immigrati vicino alle coste del Nord Africa e quindi devono tornare nei paesi dell’area e non portarli con sé. verso l’Europa. Ha accennato al fatto che secondo il diritto internazionale, le 12 miglia che si trovano davanti a un paese sono sotto la sua giurisdizione, comprese quelle che attraversano il territorio.
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