Domenica 26 marzo 2023 il Festival ha lanciato un evento ancora più entusiasmante, segnato dalla presenza della regista americana Lizzie Borden che ha presentato Ragazza lavoratrice, un film uscito nel 1986 che racconta la vita quotidiana delle lavoratrici del sesso alle dipendenze di una donna che gestisce un’attività di prostituzione con il pugno di ferro. Non senza umorismo, ma con un certo realismo, questo film sviluppa temi interessanti intorno al sesso, al desiderio di disporre liberamente del proprio corpo e all’essere responsabili di se stessi. Girato quasi in un’unica ambientazione, fa luce anche su questo affascinante commercio di carne e sessualità, non esitando a rappresentare tutte le forme di devianza maschile. Tra resa e bisogno finanziario, Ragazza lavoratrice descrive frontalmente l’esistenza di donne che vendono il proprio corpo, crea anche un ritratto poco attraente della mascolinità, tra dominio e fantasia. Il lavoro di Lizzie Borden è soprattutto un appello per la liberazione delle donne, che sono intrappolate nella trappola di relazioni violente e ridotte a oggetti di piacere sessuale.
Nella sezione documentari, il Festival propone opere di Chloé Lecci-Lopez. Nel Tutto apposto gioia mia, un documentarista italo-francese ha ambientato la sua macchina da presa nella città di Catania, da dove proviene la sua famiglia. Durante la sessione di presentazione, la giovane donna ha indicato che la prigionia di suo padre le ha dato l’idea di realizzare questo documentario. Con umiltà e gentilezza, ci porta nel cuore della sua famiglia, per capire i motivi della sua prigionia, per creare un ritratto del bozzolo familiare, poi evoca con intelligenza il disastro economico della regione italiana segnata dall’influenza di Cosa. Nostra e altre questioni sociali. È lo spazio che sogna a pezzetti, di Sasha Yakovleva, ci immerge nel mondo dei computer, Internet tesse la sua tela ovunque, include milioni di persone in un vasto sistema governato dai social network, dove la proliferazione di Live tiene tutti connessi contemporaneamente. Costruito a partire da immagini provenienti da Internet, questo breve documentario esplora le tecnologie create per collezionare, condividere, creare connessioni utilizzando i video e rendere questo spazio un vasto social network dominato da Facebook, immaginando cosa sia diventato Instagram.
Nella categoria cortometraggi, Memorie di una tempesta che si trasformadi Sofia Georgovassili, affrontando il tema dell’aborto, presentando questa decisione come una tempesta che turba davvero il corpo della donna, ma difende la libertà di scelta e questo diritto fondamentale che è l’aborto.
Poi i film d’animazione Brendan e Secret Kells, di Tomm Moore e Nora Twomey, arriva sul grande schermo. Premio del pubblico all’Annecy Animation Film Festival, questo gioiello animato è abbagliante, abbagliante, grazie a una grafica degna delle più belle miniature medievali e una storia che ricorda un racconto fantastico. Questa storia incantevole e di qualità impressionante è inestimabile per la sua superba resa estetica, con questa brillante animazione 3D. Questo film si rivolge al grande pubblico, bambini e adulti, e merita i suoi riconoscimenti, così come la sua presenza tra i nominati per la categoria miglior film d’animazione agli Oscar 2010.
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