Riconosciuto come un vero eroe senza il mantello della nostra società, della storia Vigili del fuoco peruviani È pieno di centinaia di capitoli in cui danno letteralmente la vita per aiutare e salvare i bisognosi.
E il lavoro è ancora più straordinario in un paese come il Perù, perché qui chi fa questo lavoro lo fa in a disinteressatamente e volontariamente. Cioè, non fanno pagare un sole per suonarcelo ogni volta che c’è un’emergenza o un incendio.
Di volta in volta, questi atti hanno portato alla morte di più di una persona. Ma c’è una cosa che i vigili del fuoco peruviani non dovrebbero dimenticare perché è il primo nella storia dei vigili del fuoco peruviani. nella perdita della vita per cercare di salvare i vicini.
stiamo parlando Giovanni Battista Berninzoni venuti dalla lontana Italia per servire il Perù e partecipare anche alla guerra del Pacifico. Ecco la storia.
Dopo l’indipendenza del Perù, nel 1821, il paese si trovò in una serie di eventi e rivoluzioni che avrebbero lasciato il paese vacillante per qualche tempo. Ecco perché, anche se il tempo è passato, era solo nel 1860 Chalaca Fire Company n. 1. Serve a riunire piccole aziende che già esistono ma lavorano in modo indipendente in diverse parti del paese.
Inoltre, la sua creazione grazie all’iniziativa di vari mercanti di Callao che vedono la loro attività permanentemente minacciata da un incendio. Ecco perché è stato successivamente rinominato Unione Chalaka.
Col passare del tempo, ha accettato sempre più membri di nazionalità peruviana e di altra nazionalità. Tra loro c’è il cittadino italiano Juan Bautista Berninzoni, a cui purtroppo è stato tributato il triste onore il primo vigile del fuoco a morire negli incendi nel nostro paese.
Accompagnato dal fratello Tommaso AgostinoJuan Bautista ha deciso di trovare una nuova destinazione perché la guerra costante in Italia a metà del XIX secolo non era di buon auspicio per lui.
Inoltre, gli era già giunta voce che si trattasse del Sud America È diventata una terra di nuove opportunitàsoprattutto per gli immigrati europei come lui.
Secondo alcuni storici, appena scesi dalla nave che lo stava portando nella sua nuova casa, i fratelli Berninzoni si misero al lavoro. riparazione di boe e strutture portanti.
Per sua sfortuna (o per destino) poco dopo il suo arrivo in Perù, nel 1866 l’esercito spagnolo cercò di recuperare la loro ex colonia perduta in questa parte del mondo.
Prima distrugge il porto indifeso di Valparaíso (in Cile) e tu hai intenzioni fare lo stesso in Perù.
Poi, nel bel mezzo degli inevitabili preparativi per la battaglia, l’allora sindaco di Lima, Paolo Antonio Salinasinvita tutti i cittadini stranieri presenti nella Capitale ad unirsi alle varie unità dei vigili del fuoco che si stanno anche preparando al peggio.
Oltre a decine di cittadini francesi, svizzeri e italiani iscritti a varie società. Da questa situazione nacque quello che oggi è Decano, Benemerito, Eroico e Centenario Compagnia Italiana dei Vigili del Fuoco Volontari – Roma 2. Era il 15 aprile 1866.
Fino all’arrivo dell’atteso due maggio, e i vigili del fuoco hanno a partecipazione eccezionale durante la battaglia contro la Spagna. Roma 1 diventa la nuova casa di Juan Bautista.
Nel pieno della battaglia, gli italiani e gli altri vigili del fuoco hanno fornito un supporto inestimabile per combattere gli incendi e portare i feriti al posto medico e ospedali da campo.
In tal senso, è diventato uno dei supervisori di ospedale del sanguedove hanno portato i feriti più gravi.
Nel tempo Berninzoni ha acquisito esperienza ed è diventato uno dei vigili del fuoco più rispettati della sua azienda. Fino a quel fatidico 10 dicembre 1870.
Alle otto di sera, la pace della gente di Lima è stata disturbata dalle campane della chiesa di San Pedro. Quello che è successo è quello Abbazia della Mercedsulla strada delle Filippine, avvolto dalle fiamme.
Una delle prime compagnie dei vigili del fuoco ad arrivare sulla scena È Romani 1. La prima cosa che hanno fatto è stata raggiungere la cima del tetto per spegnere un incendio che ha consumato tutto sul suo cammino e cercare alcuni dei feriti da salvare.
Non ci volle molto per caziende peruviane e francesi arrivato sulla scena per unirsi agli sforzi di supporto e salvataggio.
Sfortunatamente quando hanno cercato di salire dove si trovava l’italiano, il tetto è crollato e ha fatto cadere violentemente cinque vigili del fuoco sul pavimento. Solo Berninzoni ha perso la vita a causa di molti infortuni.
Successivamente si è scoperto che l’incidente era stato causato da una candela accesa Fratello Pedro Solis che si è dimenticato di spegnere dopo aver cucinato in cella. Il disastro mise fine ad alcune stanze del monastero.
appena quarantenne Giovanni Battista Berninzoni, gli italiani venuti a cercare un futuro migliore in Perù, non esistono più. Le sue spoglie furono sepolte nel Cimitero Pubblico di Lima, oggi Presbítero Maestro, il 12 dicembre.
Come premio postumo, fu posta una targa di bronzo alla porta laterale della chiesa di La Merced.
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