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Il Vaticano rimane irrisolto in uno dei casi di scomparsa più mediatici e misteriosi della città-stato, avvenuto quasi 40 anni fa: la scomparsa della giovane Emanuela Orlandi il 22 giugno 1983 mentre tornava a casa dopo le lezioni di flauto a Roma.
Si è saputo questo lunedì che le autorità avevano riaperto un’inchiesta sul caso, ha confermato una fonte vaticana ai media locali, dopo diverse richieste del fratello maggiore di Emanuela, Pietro, che da anni conduce una campagna per risolvere la scomparsa dell’uomo. .
Secondo l’agenzia di stampa AdnkronosIl procuratore vaticano, Alessandro Diddi, ha affermato che “tutti i fascicoli, i documenti, i rapporti, le informazioni e le testimonianze” relativi al caso saranno sottoposti a controinterrogatorio per “non lasciare nulla di intentato”.
Inoltre, l’inchiesta si concentrerà anche sul caso di Mirella Gregori, anche lei 15enne quando scomparve a Roma poche settimane prima della Orlandi.
La notizia della riapertura delle indagini è diventata nota pochi mesi dopo la sua prima su Netflix “Quello Cla ragazza del Vaticano”, un documentario che esplora le teorie sul caso Orlandoi.
Nel 2019, nell’ambito di un’indagine sul caso, le autorità vaticane hanno aperto le tombe di due principesse tedesche del XIX secolo, sebbene non siano state trovate prove.
Che fine ha fatto Emanuele?
Il 22 giugno 1983 Emanuela torna a casa dopo il corso di flauto. È stato visto l’ultima volta a una fermata dell’autobus nel centro di Roma.
La ragazza di 15 anni è appena scomparsa. Nessuno lo ha visto da allora.
La famiglia Orlandi vive a Città del Vaticano, dove il padre lavora come laico nella casa pontificia.
Sono seguiti decenni di speculazioni, alimentate da una nuova serie Netflix. È stato rapito e ucciso? Si Così, dov’è il corpo?
La famiglia Emanuela – che lunedì ha detto di essere a conoscenza della riapertura dell’inchiesta da parte della stampa – ha dovuto inseguire infinite piste e voci.
«Molti mi hanno detto: lascia perdere, goditi la vita, non pensarci più», disse Pietro Orlandi nel 2019 alla riapertura delle tombe in Vaticano.
“Ma non posso. Non potrò fare la pace finché la faccenda non sarà risolta.”
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