Un uomo di sessantatré anni condannato all’ergastolo in Italia è stato arrestato dalla polizia francese grazie alle informazioni ricevute dai carabinieri italiani, e i due paesi hanno condiviso informazioni basate sull’I-Can (Interpol Cooperation against ‘Ndrangheta) progetto.
È stato arrestato intorno all’1:40 di stamattina in una strada della città. Edgardo Greco, 63 anni, è comparso questo pomeriggio davanti a un pubblico ministero di Lione che lo ha formalmente informato di un mandato di cattura emesso dalle autorità italiane. Ha detto che ha rifiutato di essere consegnato alle autorità giudiziarie italiane ed è stato arrestato.
Il ministro dell’Interno italiano, Matteo Piantedosi, ha espresso su Twitter la sua soddisfazione per il proseguimento della cattura del pericoloso latitante grazie alla collaborazione internazionale e alla cooperazione delle forze dell’ordine.
Edgardo Greco, condannato all’ergastolo nel 2006 in Italia per l’omicidio, è andato in Francia lo stesso anno, secondo i pubblici ministeri francesi.
Era il proprietario del ristorante Cafe Rossini da giugno a novembre 2021, secondo la stessa fonte.
Secondo testimonianze e documenti accessibili a France Press, usa lo pseudonimo Paolo Dimitrio e lavora in diversi ristoranti italiani a Saint-Etienne.
I Carabinieri italiani affermano che la procura di Catanzaro, in Calabria, ha emesso un mandato d’arresto europeo contro di lui nel 2014 dopo che era stato condannato all’ergastolo per omicidio commesso nel gennaio 1991 e tentato omicidio nel luglio 1991.
È scappato mentre era in custodia. A quel tempo faceva parte del clan Perna-Prano, che era il clan più numeroso della città di Cosenca dove viveva.
Il suo arresto è avvenuto una settimana dopo un’importante operazione di polizia contro la mafia in Calabria. All’operazione hanno preso parte circa 300 membri delle forze dell’ordine, che hanno sequestrato beni per oltre 250 milioni di euro. Centinaia di membri dell’organizzazione sono attualmente sotto processo.
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