Rinviata la seduta dell’ex vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili

Eva Kaili, l’eurodeputata sospettata di aver ricevuto ingenti somme di denaro per fare pressioni sul Qatar, non si è presentata come previsto all’udienza preliminare a Bruxelles mercoledì. L’eurodeputato greco è una delle quattro persone accusate di partecipazione ad organizzazione criminale, corruzione e riciclaggio di denaro che compariranno davanti a un giudice.

Tuttavia, una fonte giudiziaria ha confermato a Euronews che l’eurodeputato greco ha chiesto un rinvio della sua comparizione, che avverrà il 22 dicembre.

Il giudice belga ha invece interrogato il socio di Kaili, Francesco Giorgi, e l’ex eurodeputato italiano Pier Antonio Panzeri, secondo quanto riportato dal quotidiano belga Le Soir, nonché il direttore di una ONG non dichiarata, come riportato dai media italiani. -Talamanca, Segretario Generale Non c’è pace senza giustizia.

La visione inizia intorno alle 11:40 CET e termina prima delle 14:30 CET. Il giudice dovrebbe annunciare la sua decisione nel corso della giornata. L’accesso della stampa al Palazzo di Giustizia di Bruxelles non è stato consentito.

Il titolo di vicepresidente del Parlamento europeo di Kaili è stato revocato martedì dai suoi stessi colleghi, con 625 voti a favore e un solo contrario. Kaili è una delle numerose persone che sono state arrestate nell’ambito di una “importante indagine” e accusate di partecipazione a organizzazione criminale, corruzione e riciclaggio di denaro. I suoi beni sono stati confiscati dalle autorità greche.

L’avvocato di Kaili in Grecia, Michalis Dimitrakopoulos, ha detto che il suo cliente era innocente e non aveva “nulla a che fare con le tangenti del Qatar”. Altri due sospetti detenuti dalla polizia belga sono stati rilasciati e non prendono parte al processo.

Dall’arresto a sorpresa di Kaili venerdì, in cui sarebbe stato colto in flagrante, la polizia belga ha effettuato più di 20 perquisizioni e sequestrato più di 1,5 milioni di euro in contanti. La polizia ha anche “congelato” le risorse informatiche di dieci membri del personale del Parlamento europeo per evitare la perdita di dati chiave che potrebbero essere utili per le indagini. Diversi uffici parlamentari, sia a Bruxelles che a Strasburgo, anche a Kaili, restano sigillati.

La perquisizione è stata effettuata anche in Italia, dove vivono la moglie di Panzeri, Maria Dolores Colleoni, e la loro figlia, Silvia Panzeri. Il Belgio chiede l’estradizione delle due donne, come riportato dall’agenzia di stampa italiana ANSA.

Mentre lo scandalo della corruzione continua a crescere, aumenta il controllo sul gruppo S&D, la famiglia politica in cui Kaili siede come eurodeputato socialista. La leadership S&D ha ordinato a molti dei suoi membri di ritirarsi dagli archivi legislativi chiave nel corso dell’indagine.

Nonostante Kaili sia stato rimosso da S&D e dal suo ruolo di vicepresidente, per ora manterrà il suo titolo di deputato al Parlamento europeo. La revoca dello status di rappresentanti democraticamente eletti può essere effettuata solo attraverso la legge nazionale, in questo caso la legge greca.

Nel frattempo, il governo del Qatar ha preso le distanze da Kaili e dalla conseguente tempesta politica. “Qualsiasi associazione da parte del governo del Qatar con le affermazioni riportate è infondata e gravemente disinformata”, ha affermato in una nota la missione del Qatar presso l’Unione europea.

Alberto Baroffio

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