Il settore progressista della CGPJ nomina José Manuel Bandrés candidato alla Corte Costituzionale

Membro del Consiglio Generale della Giustizia del Settore Progressista (CGPJ) ha mostratoo il giudice della Corte Suprema José Manuel Bandrés come candidato per la Corte Costituzionale, hanno informato Europa Press fonti della magistratura. La stessa fonte ha spiegato che progressivo avrà un incontro questo giovedì a partire dalle 16:00. con un’ala conservatrice.

Bandré: candidato progressista

Giudice Bandrés ha una carriera nella magistratura dal 1980 e dal 2003 alla Corte Suprema, dove ha lavorato presso la Terza Sezione, la Sezione Amministrativa Combattente. È dottore in giurisprudenza, è stato professore di diritto costituzionale presso Università di Barcellona e ha studiato in varie facoltà e accademie europee a Francia, Italia e Paesi Bassi.

Ha mosso i primi passi come giudice alla corte Guernika-Lumo (Euskadi)Vilanova y la Geltrú (Catalunya), ea Calamocha e Calatayud (Aragona), fino a quando nel 1985 è stato nominato giudice della Camera delle controversie del tribunale distrettuale di Barcellona, ​​un precedente Alta corte catalana.

Così, la profezia si compie, perché Bandrés era il favorito del gruppo davanti a Pablo Lucas, i due colleghi della Suprema Camera di dibattito, per la precisione una delle più colpite dalla vacanza dei magistrati per l’impossibilità di fissare un appuntamento con il Consiglio ad interim.

Senza nome tra i conservatori

Fonti hanno aggiunto che i progressisti hanno chiesto di incontrarsi questo pomeriggio con i conservatori, cosa che hanno concordato. L’incontro si terrà alle 16.00 WIB.

Questa nomina arriva con un candidato progressista già sul tavolo e dopo un cambio di posizione del settore conservatore che ora vede come “importante” da riattivare progressivamente riforma costituzionale a un mese e mezzo dalla scadenza del termine di legge, dopo aver verificato l’insuccesso delle trattative tra PSOE e PP per il rinnovo dell’organo giurisdizionale.

Anche se i conservatori affermano di non avere ancora un candidatonei giorni scorsi hanno chiesto ancora una volta a giudici della Cassazione quali: Pablo Llarena e Julian Sanchez Melgar per verificare se ora vedono che vale la pena implementarlo, dato questo “La rottura di questi negoziati crea un nuovo scenario”.

Per nominare due giudici è necessario un minimo di 11 voti, il che richiede un patto tra conservatori e progressisti, che ha otto membri per blocco, anche se poi i moderati Vicente Guilarte e Wenceslao Olea completano gli attuali 18 membri.

Alberto Baroffio

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