In due contratti separati con la compagnia petrolifera russa Lukoil e il fondo privato Gazprombank-Frezia, è stata concordata una divisione del 56,43% del territorio russo di Enel, ha affermato l’utility italiana a Roma. L’amministratore delegato di Enel Francesco Starace ha affermato dopo che le forze di Putin hanno invaso l’Ucraina a marzo che la sua azienda “non può mirare a un’ulteriore crescita in Russia nella situazione attuale”. Pertanto, verranno esaminati diversi scenari per il futuro delle fabbriche esistenti in questo paese.
L’accordo, in base al quale Enel venderà tutti gli asset di produzione di energia della Russia, dovrebbe essere completato nel terzo trimestre. Ciò comporta circa 5,6 gigawatt di capacità di generazione convenzionale e circa 300 megawatt di capacità di energia eolica in varie fasi. La cessione della russa Enel dovrebbe avere un effetto positivo sull’indebitamento netto consolidato della capogruppo per circa 550 milioni di euro, ma ridurrà l’utile netto di circa 1,3 miliardi di euro.
A Milano, intanto, il titolo Enel è salito dello 0,701 per cento a 5.438 euro.
Di Mauro Orru
BARCELLONA (Dow Jones)
La leva dovrebbe essere compresa tra 2 e 20
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Fonte immagine: Flavio Lo Scalzo/Reuters, 360b/Shutterstock.com
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