2023: anno di arrivo dei migranti via mare in Italia

Una volta partiti da Lampedusa, i migranti vengono ridistribuiti sul territorio nazionale. Dall’inizio dell’anno sono arrivati ​​in Italia oltre 12.000 minori non accompagnati.

Sono ripresi giovedì, dopo essere stati interrotti per diversi giorni, gli sbarchi di migranti sull’isola di Lampedusa. E con il numero di arrivi in ​​aumento, come spesso è accaduto negli ultimi tempi, i centri di accoglienza locali della Croce Rossa stanno cercando modi per affrontare la situazione.

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“Non abbiamo mai avuto problemi a gestire grandi numeri di arrivi. Possiamo sempre spostare le persone in un altro luogo. I trasferimenti vengono effettuati giornalmente e ci permettono di creare un buon equilibrio tra arrivi e partenze. In totale sono circa 120 le persone, tra imprenditori e volontari, che lavorano nel centro. Sono specializzati in vari settori e hanno una formazione completa in tutti gli aspetti del loro lavoro”, ha affermato Francesca Basile, responsabile dell’Unità Migrazione.

Una volta partiti da Lampedusa, i migranti vengono ridistribuiti sul territorio nazionale. Dall’inizio dell’anno sono arrivati ​​in Italia oltre 12.000 minori non accompagnati. Tra loro ci sono molti cittadini subsahariani fuggiti dalla Tunisia.

“Ci hanno raccontato degli abusi subiti quando sono stati mandati in Tunisia prima di attraversare il Mediterraneo. Ci hanno anche detto di aver subito molestie poco prima di lasciare il Paese. Molti di loro ci hanno raccontato di essere stati portati in zone deserte vicino al confine con la Libia e di essere stati lasciati lì senza acqua né cibo”, ha denunciato Emma Conti, di Esperanza Mediterránea FCEI.

Il 2023 sarà probabilmente ricordato come l’anno con il maggior numero di sbarchi di migranti in Italia. Pochi giorni fa è stata superata la soglia dei 100mila arrivi

L’Unione Europea e la Tunisia hanno recentemente firmato un memorandum in cui si impegna il Paese nordafricano a fermare i flussi migratori in cambio di oltre 100 milioni di euro. Tuttavia, secondo gli ultimi dati, e forse a differenza di quanto sta accadendo, non c’è stato alcun effetto deterrente, e cioè Il numero degli arrivi è in aumento rispetto al periodo precedente alla firma del protocollo d’intesa.

Alberto Baroffio

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