Pedius: la tecnologia al servizio dei sordi

Un’applicazione multi-supporto che consente alle persone non udenti e ipoudenti di effettuare telefonate, grazie allo speciale utilizzo dell’intelligenza artificiale sui loro smartphone, questo è ciò che offre la start-up italiana Pedius. Decrittazione delle applicazioni ben congegnata, in grado di cambiare la vita di centinaia di milioni di utenti in tutto il mondo.

I sordi e la tecnologia

5 anni fa, Lorenzo Di Ciaccio si rese conto che non esisteva un’app, nessun modo per una persona non udente o con problemi di udito di reagire in una situazione di emergenza. Notando che le persone sorde intorno a lui non riuscivano a farsi capire dal pronto soccorso dopo un incidente, decise di pensare a un nuovo modo di usare la tecnologia per aiutare i sordi, anche se questa rappresentava solo una piccola frazione della popolazione mondiale. Deluso da queste osservazioni che vedevano, nella popolazione sorda, un target in diminuzione e quindi poco appetibile commercialmente, ha deciso di creare una soluzione digitale personalizzabile.
in ogni paese, raggiungendo potenzialmente più di 70 milioni di persone in tutto il mondo. Nasce così 5 anni fa, nel maggio 2013, la versione beta dell’app Pedius, la prima nel suo genere. Il principio? Converti il ​​​​testo scritto per le persone udenti in voce, quindi converti la voce umana per i non udenti in testo, il tutto attraverso l’intelligenza artificiale.

Ora disponibile in diverse lingue, l’app è oggetto di un progetto pilota a Hong Kong, con l’obiettivo di affermarsi in Cina, un paese che rappresenta un terzo dei sordi e ipoudenti del pianeta. Con una piccola applicazione, Pedius intende spingersi attraverso una grande comunità, troppo spesso trascurata in tutto il mondo.

Soluzione Pedio

Entrambi destinati a facilitare la vita quotidiana dei sordi ea migliorare i servizi loro offerti, Pedius offre diversi approcci al suo utilizzo.

Per gli individui, Pedius offre “freemium”, una formula gratuita che offre 20 minuti di conversazione mensili in tutto il mondo. La formula illimitata, a 30 € annui, rappresenta solo l’1% del reddito di una start-up in crescita grazie a società di servizi, emergenze, ospedali, banche, assicurazioni, soccorso stradale, ecc., che vogliono adeguare il proprio servizio a clienti per persone non udenti che quindi si iscrivono a una sorta di directory speciale per l’applicazione. In questo modo, gli utenti Pedius possono chiamare gratuitamente i servizi essenziali e raggiungere facilmente una rete di partner il cui servizio clienti è stato ottimizzato per non udenti e ipoudenti.

Pedius consente inoltre ai suoi utenti di integrarsi meglio nel loro mondo professionale, frequentando e partecipando, ad esempio, a meeting e conferenze. Questa app facilita l’inclusione delle persone sorde e può contribuire a una migliore qualità del reclutamento di persone con disabilità nelle aziende. Inoltre, uno dei valori aggiunti di Pedius è quello di consentire a persone qualificate di accedere a posizioni adeguate e lavorare al massimo delle proprie capacità, superando così le proprie disabilità.

Pedius offre anche una soluzione per le persone il cui udito si sta deteriorando o che lo stanno perdendo gradualmente, in particolare gli anziani. Se l’utente preferisce parlare invece di digitare messaggi (cosa che di solito fanno i sordi), può anche captare alcune basse frequenze che consentono una certa decrittazione della conversazione. Pedius fornisce uno sviluppo speciale su questa frequenza, per aiutare gli anziani a combattere l’isolamento associato allo sviluppo della sordità.

Volta a facilitare la vita quotidiana dei non udenti e degli ipoudenti, l’app Pedius dimostra che esistono diversi modelli di start-up e diversi modi di vedere il business. Con un’enfasi sull’impatto positivo sulla società, piuttosto che sul guadagno monetario, Pedius sembra essere una delle principali iniziative degli ultimi anni.

Fedele Golino

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