Eolo-Kometa cerca il suo momento al Giro d’Italia

Questa è solo la sua seconda partecipazione al grande tour, sempre in tondo italiano, ha confermato uno dei tre inviti che l’organizzazione di gara ha dato al team di categoria Pro Team, ma Eolo-Kometa, Alberto Contador e Ivan Basso, Ha continuato a lasciare il segno. E ora arriva la parte buona, la fase finale della gara, con l’alta montagna favorevole ai corridori più eccezionali fino ad oggi, Lorenzo Fortunato e Diego Rosa, brilla nel perseguimento dei tuoi obiettivi.

Lorenzo (Bologna, 26 anni) è uno dei piloti più proiettati in rosa, che quest’anno ha rifiutato una vittoria perché molto più seguito in gara. La ragione? L’anno scorso è uscito dall’anonimato in grande stile, ottenendo risultati prima vittoria della squadra al Grand Tour in vetta al Monte Zoncola. Storicamente, come celebrazione del “Capo Contabile” in giro per il mondo. Spero di attaccare nei prossimi giorni, mi sento bene, soprattutto La terza settimana ha una fase molto dura che si adatta alle mie condizioni. Ma lo vedremo giorno per giorno e dipende da come andrà la classifica generale”, ha detto Fortunato ad AS in merito alle prossime tappe.

Tuttavia, il suo scopo non è stato determinato. L’anno scorso era 16° assoluto e ora è 19°, ma con serie possibilità di migliorare i risultati del 2021 e dare a Eolo-Kometa il miglior risultato in un torneo importante. “Vado giorno per giorno per vedere con certezza se entro in classifica generale o se mi allontano per ottenere una vittoria come ho fatto allo Zoncolan. Staremo a vedere”, aleggia nell’aria l’italiano che, comunque, è consapevole del salto di qualità che la squadra ha fatto nelle ultime due stagioni: “Penso che considerando che è una squadra nata lo scorso anno (sotto il nome attuale, ma squadra creata nel 2018), Quello Eolo-Kometa è davanti a molte altre squadre professionistiche e persino a diversi World Tour. Sviluppo ottimale”.

Diego Rosa, in maglia azzurra di leader della montagna, sul podio.

Diego Rosa, una delle aggiunte di Eolo-Kometa per la stagione, non poteva giudicare questo miglioramento rispetto allo scorso anno, ma corridori esperti (ex squadre come Sky e Astana) hanno avuto il tempo di realizzarlo in pochi mesi. “Tra amici abbiamo molti sentimenti”, afferma il silenzio maglia azzurra, che da quando la fuga di notizie aveva dato molta visibilità alla squadra con cui aveva combattuto anche sul palco Vincenzo Albanese (ha tre top-10): “Ha quasi vinto o è tra i primi dieci, abbiamo Fortunato tra i migliori in generale… Tutto questo conta”.

Rosa ha la chiave per portare la squadra sul podio di Verona, un’immagine che passerà alla storia per la formazione, se dovesse mantenere la testa della montagna: “Vedremo come andranno la seconda e la terza settimana, ma è così Finora Giro molto bravo con la maglia azzurra. Difenderò questa maglia il più a lungo possibile. Ho guardato i punti del palco per vedere com’era, ma nella terza settimana si condivide molto e questo sarà fondamentale. Ora va bene perderlo. Proveremo ad andare a Verona con questa maglia”. Come se non bastasse, corridori come Juanpe López (maglia rosa) e Stefano Oldani (12° tappa) hanno già lasciato il segno in questo Giro dopo essersi allenati nella bassa categorie di Kometa. “Il lavoro svolto alla base sembra buono. È fruttuoso”, ha ammesso lo stesso Juanpe dopo la vittoria del suo ex collega, Oldani. Il motivo non era da meno…

Giacomo Sal

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