Critiche a Zelenski per la sua partecipazione a un festival della canzone italiana

Di Alvise Armellini

ROMA, 27 gen (Reuters) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parteciperà come ospite al festival della canzone di Sanremo, la più grande esibizione italiana, attirando critiche da tutte le parti in un Paese dove il sostegno pubblico allo sforzo bellico di Kiev è tiepido. al meglio.

Sanremo, in programma dal 7 all’11 febbraio, è stato un evento sfavillante che ha attirato ascolti televisivi da record e ispirato il concorso canoro più famoso dell’Eurovision. Zelensky dovrebbe partecipare brevemente in videoconferenza alla serata di chiusura.

“Mi aspettavo canzoni al festival della canzone italiana, nient’altro”, ha detto giovedì il vicepresidente del Consiglio e leader della Lega di estrema destra, Matteo Salvini, al canale televisivo La7.

“Se Zelensky ha il tempo (…) di associarsi al festival di Sanremo, questa è una sua scelta”, ha continuato, aggiungendo di non essere sicuro di “quanto appropriato” mescolare l’intrattenimento con i discorsi sulla guerra e la morte.

Anche Zelensky, ex comico e attore, è apparso tramite videomessaggio agli Hollywood Golden Globes di questo mese. Ha usato la piattaforma per esprimere la sua fede nella vittoria nella guerra con la Russia e per ringraziare le “persone libere del mondo libero” per il loro sostegno.

Altri politici italiani, per lo più dell’estrema sinistra e del Movimento Cinque Stelle, ma anche del Partito Democratico (PD), all’opposizione di centrosinistra, hanno fatto eco alle riserve di Salvini.

“Zelensky a Sanremo? No”, ha scritto su Facebook Gianni Cuperlo, il candidato alla guida del Pd, insistendo sul fatto che se la televisione pubblica RAI volesse trasmettere un messaggio del leader ucraino, non dovrebbe essere “confuso” con un festival della canzone.

Nel frattempo, una petizione online contro l’invito di Zelensky, che incolpa in parte la guerra alla NATO e la “brutale repressione” di Kiev sui russofoni, ha attirato circa 33.000 firme venerdì mattina.

Il primo ministro italiano Giorgia Meloni è stato un convinto sostenitore dell’Ucraina e il suo governo è vicino a raggiungere un accordo con la Francia per fornire a Kiev il sistema di difesa aerea SAMP/T.

Ma la questione è diventata una fonte di attrito all’interno della sua coalizione di destra, poiché si scontra con i vecchi legami di Salvini con Mosca e con l’ex primo ministro conservatore Silvio Berlusconi.

I sondaggi di opinione mostrano che le spedizioni di armi all’Ucraina dividono gli elettori, con il 52% degli italiani contro il 39,9%, secondo un sondaggio Euromedia per la RAI pubblicato mercoledì.

Lo stesso sondaggio indicava che il 38,2% degli italiani voleva porre fine alla guerra con un accordo di cessate il fuoco con la Russia, negoziato “alle spalle dell’Ucraina”, e circa il 25% avrebbe tagliato le spedizioni di armi a Kiev, per fare pressione su Zelenskyj affinché si arrendesse.

(Segnalazione di Alvise Armellini, Montaggio in spagnolo di Ricardo Figueroa)

Elena Alfonsi

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