“Anno di leadership”. È con questa espressione che in Italia ci riferiamo al periodo che va dalla fine degli anni Sessanta ai primi anni Ottanta. Questi anni sono stati segnati da violenze permanenti perpetrate da gruppi estremisti, sia di destra che di sinistra. I momenti più sanguinosi furono gli attentati in piazza Fontana, a Milano (morirono 17 persone nel 1969), e alla stazione ferroviaria di Bologna (morirono 85 persone nel 1980).
Ma dal punto di vista politico l’evento più importante di questo periodo fu il rapimento di Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana (la DC, all’epoca il più importante partito italiano), da parte delle Brigate Rosse, nel 1978. uomo venne diffamato da piccoli gruppi di sinistra per aver sostenuto il ripristino dei rapporti tra la DC e il Partito Comunista Italiano, nel quadro di quello che all’epoca fu definito un “compromesso storico” tra le politiche delle due grandi potenze.
Il rapimento di Moro durò cinquantacinque giorni, e si concluse tragicamente con l’esecuzione del politico. Il suo omicidio è stato un trauma nazionale.
Il punto di vista degli attori in quel momento
A quei tempi Marco Bellocchio, classe 1939, era già un regista impegnato. Questo evento lasciò in lui un segno indelebile, tanto che nel 2003 realizzò il film, Buongiorno, nota, racconta la storia del rapimento Moro dal punto di vista delle Brigate Rosse.
Questo lavoro è stato accolto molto bene dalla critica. Ma quello che è chiaro è che Bellocchio ha ancora molto da dire su questo evento, perché quasi vent’anni dopo, nel 2022, il regista firmò un contratto. Esteno osserva, una miniserie di sei episodi che ancora una volta si concentra sul caso Aldo Moro. In onda sulla RAI a metà novembre 2022, attualmente offerto in Francia da Arte*.
QUELLO Corriere della Sera descrivere miniserie in questi termini: “Bellocchio racconta il rapimento del presidente della Democrazia Cristiana, non raccontando i fatti, ma sfruttando la libertà offerta dal format per indagare i personaggi legati a questo tragico evento. Ogni episodio ci permette di concentrarci su uno di loro e sul suo rapporto con lo statista. dettagli della vita quotidiana a Milano.
COSÌ Note di Esteno prende la prospettiva di personaggi come Francesco Cossiga, ministro dell’Interno all’epoca dell’incidente, di Papa Paolo VI, della moglie di Moro, Eleonora Chiavarelli, o anche degli stessi brigatisti. Ciò che appare, lo dimostra Corriere della Sera, Lui “L’interesse di Bellocchio nel scavare nelle anime di questi protagonisti, mettendo in discussione l’inevitabile conflitto tra potere e amore”.
Intensità incredibile
Il cocktail è stato un successo, dice la film blogger Barbara Rossi nella rubrica del quotidiano della città di Trieste, Il Piccolo. Ha menzionato “330 minuti di intensità narrativa ed emotiva, che raccontano con grande efficacia le divisioni ideologiche, i maldestri tentativi di mediazione (da parte dell’esecutivo e della Chiesa) e tutte le ambiguità che avvolsero i cinquantacinque giorni del sequestro, percorrendo tutta dell’Italia con un velo oscuro di tensione”.
Lodato dalla critica, Note di Esteno ha ottenuto uno straordinario successo anche presso il pubblico transalpino, molto divertente La Repubblica. “Questa serie incredibilmente lunga di sei ore ha avuto 3 milioni di spettatori incollati ai loro televisori durante i suoi tre giorni. Come è potuto accadere?” si chiede il quotidiano romano.
“Come se un meteorite fosse caduto nei nostri salotti, il racconto di Aldo Moro ha superato la monotonia dei talk show e ha addirittura superato le trasmissioni dei reality, continua La Repubblica. Ciò sembra fornire la prova che la qualità non è solo necessaria, ma importante e quindi apprezzata dalla società”.
“Fai parte della storia”
Ma al di là del valore artistico dell’opera di Bellocchio, Note di Esteno funziona anche per altri motivi, capisco La Repubblica, a sinistra un giornale riservato: il rapimento Moro è stato un episodio importante per molti italiani, e riviverlo sullo schermo ha suscitato certe sensazioni.
“La serie dà agli over 50 la strana sensazione di essere entrati a far parte della storia contemporanea, non quella raccontata loro dai genitori o dai nonni, ma quella che hanno vissuto loro stessi quando avevano 15 o 20 anni, scriveva il quotidiano. Quasi ogni giorno qualcuno viene ucciso o colpito a una gamba. Il lavoro di Bellocchio non è stato falsificato o ricreato in questi anni, ma piuttosto in questi anni”.
*Sei episodiNote di Esteno sarà disponibile su arte.tv, il sito di Arte channel, a partire dall’8 marzo E andranno in onda il 15 e 16 marzo sul canale franco-tedesco.
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