Alluvioni causate da forti piogge in Emilia-Romagna, al centro-nordItalialasciando almeno nove morti, diversi dispersi e migliaia evacuati, portando alla cancellazione del Gran Premio di Formula 1 in programma sabato 20 maggio nella regione.
“Purtroppo il numero delle vittime sta peggiorando”, ha dichiarato alla stampa Irene Priolo, vicepresidente della regione, stimando “oltre 10.000” il numero delle persone evacuate. Le autorità regionali hanno finora segnalato nove decessi, per lo più nelle regioni di Forlì e Cesena.
Le strade in molti punti della pianura sono state sommerse dall’acqua dopo forti piogge. Molti residenti sono rimasti intrappolati, costretti a rifugiarsi sui solai o sui tetti delle loro case, mentre molte strade sono rimaste impraticabili. Secondo il ministro della Protezione civile Nello Musumeci, 50mila persone sono senza elettricità.
“Se progettiamo una rete di distribuzione dell’acqua piovana in grado di assorbire 1.000 millimetri in 12 mesi, ora dobbiamo pensare a un sistema che deve assorbire 500 millimetri in 48 ore”, commenta. “Niente sarà più come prima perché questo processo di tropicalizzazione emerso dall’Africa ha coinvolto anche l’Italia”, ha aggiunto Nello Musumeci.
Il ripetersi di eventi meteorologici estremi “può essere una conseguenza del cambiamento climatico in corso”, ha detto all’AFP il colonnello Paolo Capizzi del servizio meteorologico dell’Aeronautica Militare. “Prima o poi il deficit idrico viene colmato, ma a volte troppo presto”, ha aggiunto l’esperto, ricordando la siccità degli ultimi mesi in Italia e prevedendo “con qualche giorno di anticipo la stessa instabilità meteorologica”.
“Io, che sono nato qui, non l’ho mai visto”
“Io, che sono nata qui, non l’avevo mai visto. Questa volta abbiamo avuto davvero paura”, ha detto al telefono all’AFP Simona Matassoni, proprietaria dell’hotel Savio di Cesena, sulla costa adriatica.
I servizi di emergenza hanno evacuato migliaia di persone, soccorrendo bambini e anziani in groppa agli uomini, su gommoni o in elicottero. Nella notte tra martedì e mercoledì, i residenti intorno al comune di Forlì, dove è stata trovata la prima vittima, sono fuggiti a piedi nudi, scioccati, al buio, nell’acqua profonda fino al petto, secondo un fotografo dell’AFP presente sul posto.
“Questa è la fine del mondo”, si è lamentato su Facebook il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini.
Annullato il Gran Premio di Formula 1
“A seguito di discussioni tra le autorità competenti della Formula Uno (…), tra cui il ministro interessato (…) il presidente della regione Emilia-Romagna, il sindaco della città (…), è stata presa la decisione che il Gran Premio non si svolgerà a Imola”, ha dichiarato il promotore della Formula 1 in una nota.
“Si tratta di una decisione responsabile vista la situazione nei paesi e nei paesi della regione. Non è giusto aumentare la pressione sulle autorità locali e sui servizi di intervento in un periodo così difficile”, ha aggiunto la stessa fonte.
“La situazione è molto critica, ci aspettano ancora tempi difficili”, avverte in un video postato sulla sua pagina Facebook Matteo Gozzoli, sindaco del piccolo comune di Cesenatico, sulla costa adriatica.
La protezione civile italiana ha dichiarato che 14 fiumi sono straripati tra martedì e mercoledì e che 23 città sono state inondate. Ha chiesto a Twitter di prendere “le massime precauzioni”, poiché i sindaci della regione hanno esortato i propri cittadini a rifugiarsi in alta quota.
“Circa 5.000 persone sono state evacuate, ma il numero potrebbe aumentare”, ha detto a Radio 24 il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci.
I residenti “non devono entrare in cantine o cantine per nessun motivo, ed evitare il più possibile i piani terra”, ha avvertito su Facebook il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca.
Primo Ministro d’Italia Giorgia Meloni mercoledì ha espresso il proprio sostegno alle persone colpite dalle inondazionigarantire che il governo sia “pronto ad intervenire con l’assistenza necessaria”.
L’Emilia-Romagna due settimane fa è stata interessata da forti piogge che hanno provocato allagamenti e frane. La depressione, che ha colpito più duramente l’Italia, ha provocato alluvioni anche dall’altra parte dell’Adriatico, in Croazia e in Bosnia, senza finora vittime.
Con l’AFP
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